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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Un paio di coltellate per far ritrattare le accuse: Oronzo Marzio condannato a 4 anni

OSTUNI – Lo assalì a coltellate ma non tentò di ucciderlo. Reato derubricato e pena più contenuta, dunque: 4 anni per lesioni aggravate. Questa la sentenza di condanna a carico di Oronzo Marzio (51 anni, ostunese) emessa nel tardo pomeriggio di ieri dai Giudici del Tribunale di Brindisi. Marzio è stato ritenuto responsabile delle lesioni cagionate al pregiudicato ostunese Gianni Sorato (36 anni), aggredito a coltellate il 7 gennaio scorso nel piazzale antistante l’ospedale civile della Città bianca.

OSTUNI – Lo assalì a coltellate ma non tentò di ucciderlo. Reato derubricato e pena più contenuta, dunque: 4 anni per lesioni aggravate. Questa la sentenza di condanna a carico di Oronzo Marzio (51 anni, ostunese) emessa nel tardo pomeriggio di ieri dai Giudici del Tribunale di Brindisi. Marzio è stato ritenuto responsabile delle lesioni cagionate al pregiudicato ostunese Gianni Sorato (36 anni), aggredito a coltellate il 7 gennaio scorso nel piazzale antistante l’ospedale civile della Città bianca.

Il collegio giudicante, presieduto da Francesco Aliffi, lo ha inoltre ritenuto colpevole di minaccia perpetrata al fine di costringere la vittima a ritrattare le dichiarazioni rese nell’ambito di un altro procedimento penale che lo vede protagonista sempre nei panni di parte civile.

Aggressioni e processi che si intrecciano, dunque. All’origine del ferimento, infatti, ci sarebbe una precedente, parallela e tuttora pendente controversia giudiziaria, che vede Sorato quale vittima di un altro, analogo assalto. Sotto processo in quel procedimento (fermo ancora alle prime battute), figura il figlio di Oronzo Marzio, Giuseppe, accusato di tentato omicidio. Stando all’accusa, Marzio junior nel marzo del 2009 investì con la propria auto il trentaseienne ostunese, ferendolo gravemente. Marzio senior, durante le concitate fasi dell’aggressione del gennaio scorso, avrebbe preteso che Sorato narrasse ai giudici un’altra verità, riferendo fatti e circostante riconducibili a un investimento accidentale.

Proprio nei giorni scorsi, presso il Tribunale di Brindisi, si  è tenuta una nuova udienza in ordine a quel fattaccio, con Sorato che viceversa ha ribadito la propria versione. La Difesa, intanto, ha già annunciato il ricorso in appello a fronte della sentenza di ieri. Oronzo Marzio in carcere ci finì il giorno seguente la violenta lite. Sorato fu avvicinato e minacciato da Marzio mentre si trovava nel cortile della struttura ospedaliera. Questione di attimi e ne sarebbe scaturita una violenta colluttazione, durante la quale Marzio senior avrebbe estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello a serramanico, inveendo contro la vittima.

Affidato alle cure dei medici del Pronto soccorso di via Villafranca, il trentaseienne ostunese venne successivamente trasferito per ulteriori accertamenti e medicazioni presso il Reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Perrino, a Brindisi. La cattura di Oronzo Marzio, avvenne 24 ore dopo.

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