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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Un terribile sospetto dopo l'incidente: 24 ovuli nell'intestino dell'operatore deceduto

LECCE – Sarà sottoposto ad autopsia nella mattinata di domani il cadavere di Marco Semeraro, 29 anni, brindisino, operatore di Telerama, morto all’alba di questa mattina nell’ospedale Fazzi di Lecce per le ferite riportate nell’incidente stradale verificatosi verso l’una lungo la superstrada 613. Autopsia disposta dal magistrato inquirente Giuseppe Capoccia per dare risposte ad un incidente stradale che potrebbe far emergere il coinvolgimento di Semeraro e della sua fidanzata nel traffico di sostanze stupefacenti.

LECCE – Sarà sottoposto ad autopsia nella mattinata di domani il cadavere di Marco Semeraro, 29 anni, brindisino, operatore di Telerama, morto all’alba di questa mattina nell’ospedale Fazzi di Lecce per le ferite riportate nell’incidente stradale verificatosi verso l’una lungo la superstrada 613. Autopsia disposta dal magistrato inquirente Giuseppe Capoccia per dare risposte ad un  incidente stradale che potrebbe far emergere il coinvolgimento di Semeraro e della sua fidanzata nel traffico di sostanze stupefacenti.

E’ solo un terribile sospetto, tutto e niente, ma proprio per questo c’è l’obbligo di capire cosa sono e cosa potrebbero contenere quelle masse rilevate durante gli esami diagnostici urgenti nel tentativo di salvargli la vita, una Tac cui il giovane è stato sottoposto subito dopo il ricovero, prima che il suo cuore cessasse di battere. Il sospetto che sta muovendo gli investigatori è che possa trattarsi di ovuli contenenti cocaina. Ventiquattro.

Un sospetto che, a quanto pare, sarebbe supportato dal rinvenimento nella vettura di tracce di cocaina, tanto da portare il magistrato inquirente, in attesa che i contorni della vicenda vengano chiariti e definiti, a far piantonare nella corsia dell’ospedale Fazzi la fidanzata di Marco Semeraro, rimasta ferita nell’incidente. Simona Pisani, 26 anni, è nativa di Brindisi, genitori brindisini,  ma risiede ad Avetrana. Era a bordo della Peugeot 206 rossa guidata dal fidanzato. La vettura percorreva la statale 613 in direzione Lecce, città nella quale il giovane operatore-regista della redazione brindisina di Telerama da qualche tempo aveva fissato la sua residenza. Al chilometro 20, altezza dello svincolo per Squinzano, la vettura è stata tamponata violentemente dalla Lancia Lybra con a bordo una coppia rimasta lievemente ferita. La Peugeot è stata scaraventata fuori dalla sede stradale. L’operatore televisivo e la fidanzata sono stati trasportati al Fazzi. Lui, molto grave, è stato immediatamente sottoposto alla Tac per capire quali lesioni interne avesse. E sono saltate fuori queste masse di forma ovulare. I medici hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Ma non c’è stato nulla da fare. Alle 5 è spirato.

Gli agenti della Polstrada di Lecce si sono messi sulle tracce dei genitori. Dall’abitazione in via San Marino della Battaglia,  al rione S.Chiara, non rispondeva nessuno. I funzionari si sono rivolti ai colleghi dello sventurato giovane ed hanno avuto l’indirizzo dello zio, cancelliere del tribunale di Brindisi, così come il padre (andato in pensione di recente) e la madre. I genitori, che si trovano in Spagna, dove l’altra loro figlia intendeva proseguire gli studi, rientreranno a Brindisi domani mattina. Il terribile compito di riconoscere il corpo di Marco Semeraro è toccato allo zio.

Le indagini. La vicenda iniziata come ricostruzione di un incidente stradale si è trasformata  in qualcosa di diverso. I poliziotti ora hanno avviato una serie di controlli per stabilire dov’era stato Marco Semeraro in questi ultimi giorni. Il giovane era in ferie da una settimana e sarebbe dovuto rientrare domani al lavoro nella redazione di Brindisi di Telerama. C’è chi dice che sia rimasto in zona. Ma gli agenti stanno cercando di appurare, facendo controlli ai valichi di frontiera, se sia stato all’estero. Ovviamente tutto diventerà più chiaro nel momento in cui sarà effettuata l’autopsia, e si avrà conferma o smentita ai sospetti.

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