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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Una campagna di crowdfunding per rilanciare l'ostello della gioventù"

L'idea di un giovane architetto cileno che si è innamorato della città di Brindisi nel corso di un suo recente viaggio e vorrebbe contribuire al recupero di questa struttura

Capita poche volte di poter raccontare storie d’incontri come questo. La storia di un viaggio e di un semplice punto di vista; di un architetto viaggiatore, che per caso si ferma a Brindisi e se ne innamora.

“Sono Marcel Bursad, un architetto cileno di Santiago de Cile, ma in me vive di un mix di diverse culture, forse questo mi ha spinto a viaggiare per il mondo.  Il Cile è un buon paese, ma è troppo freddo per me giacché è il posto più astrale e più vicino al sud del mondo: l’Antartide.

Dopo aver girato tutto il Sud America, in un viaggio durato nove mesi, ho deciso di venire in Europa. Sono stato in giro per l’Europa negli ultimi mesi, cercando un posto nuovo in cui vivere lontano dal freddo del Cile. Sono stato in Portogallo, poi in Francia ed ora qui e prossimamente partirò in Grecia. Mi piace molto questo paese, la sua gente, la sua cultura, la sua storia, specialmente il clima del sud, più caldo sicuramente del Cile.

In Italia sono arrivato una settimana dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia, in un posto chiamato Amandola nella provincia di Fermo, proprio a  30 km dall’epicentro del terremoto. Dopo essere stato a Roma, e poi in Sicilia, tra Pozzallo e Siracusa, sono arrivato casualmente qui perché qui c’era lo scalo più economico e più vicino alla Grecia.

Marcel Bursad-2

Così per caso ho scoperto questa città a me totalmente sconosciuta, Brindisi, una bella città portuaria piena di chiese, costruzioni in pietra con blocchi di diversi colori  che vanno dal bianco al rosso al beige,  e la cosa più importante per me qui ci sono le spiagge, perché io amo il mare, e qui io m sono innamorato. 

Brindisi come città portuale d’Italia ha una storia e una cultura più simili alla Grecia rispetto agli altri paesi dell’Adriatico. Ci sono anche molte costruzioni antiche e archeologiche, e ho potuto vedere molto del patrimonio monumentale locale, purtroppo, totalmente abbandonato e trascurato... ma io in questa città ho visto un grande grandissimo potenziale.

La città purtroppo però, non dispone attualmente di strutture per i giovani e si nota una migrazione di questi verso altre città con strutture migliori per l’accoglienza e per il divertimento. Inoltre, la città dopo l’ora di pranzo è vuota e spenta, la biblioteca pubblica è chiusa, nessuno spazio culturale pubblico è aperto alla comunità gratuitamente, non c’è un Ostello per la Gioventù, non vi è un contenitore culturale per i turisti che possa rendere Brindisi una città aperta al turismo dei giovani.

Mi viene da pensare che se non ci sono soldi per tutto questo, allora è necessario un cambio della politica, una rotta differente, che si apra alla possibilità di una cooperazione privata per  la ristrutturazione e restaurazione con concessioni del patrimonio statale. Una realtà possibile proprio ora, in questo momento storico in cui il mondo è una cosa sola, aperto allo scambio internazionale.

Questa è solo la mia visione, quella di un architetto che vive fuori dall’Europa, che sta viaggiando e Marcel Bursad2-2imparando una nuova lingua, di una più vecchia cultura. Certo la mia non vuole essere presunzione, ma a volte un punto di vista diverso, lontano (come il mio) è necessario per innescare anche solo un piccolo cambiamento.

A Brindisi ho preso contatto con Daniele Palmisano tramite il sito web per viaggiatori Couchsurfing.com. Daniele vive qui da alcuni anni tornato dopo lunghi periodi trascorsi fuori dall’Italia, anch’esso per lavoro. Da questo incontro nasce l’idea di recuperare l’Ostello della Gioventù di Brindisi, un bene attualmente affidato in concessione all’amministrazione comunale di Brindisi.

Con Daniele si è  pensato di sviluppare una cooperazione tra la struttura già esistente in Cile da me gestita,  e quella individuata a Brindisi ed indire un concorso di idee per il restyling attraverso una campagna di crowdfunding.

Per i giovani viaggiatori d’Europa e del mondo, potrebbe diventare un vero e proprio punto di riferimento turistico. L’idea è quella di reinserire nella città un nuovo target turistico, quello dei giovani che vogliono viaggiare per il mondo senza dover necessariamente andare in costosi alberghi.

Siamo pronti ad un confronto con l’amministrazione comunale, qualora accettasse la proposta per  la concessione dell’Ostello della Gioventù, per illustrare il progetto che si intende sviluppare. Questo avrebbe un impatto positivo da diversi punti di vista. Il primo sarebbe quello turistico poi economico ed infine, ma non meno importante, quello sociale perché influirebbe anche su un aspetto che riguarda il lavoro locale grazie allo sviluppo di servizi come il free-walking-tour, servizi per l’ostello di bike sharing ed un un sistema di raccolta differenziata, così come ho fatto nel mio paese in Cile dove già ho sperimentato questa formula che funziona da tre anni. Io, se questo progetto funzionasse, sarei felicissimo di scegliere Brindisi come nuovo luogo in cui vivere”.

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