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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Una delegazione della commissione antimafia per la prima volta visita masseria Canali

E' stato l'onorevole Claudio Fava, vice presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie (presieduta da Rosy Bindi), a guidare la delegazione della commissione antimafia in visita nel Salento

MESAGNE – E’ stato l’onorevole Claudio Fava, vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie (presieduta da Rosy Bindi), a guidare la delegazione della commissione antimafia in visita nel Salento da oggi, lunedì 22 febbraio, fino a mercoledì prossimo, nell’ambito di un programma  di audizioni in tutte le Direzioni distrettuali antimafia tra cui anche Brindisi e Taranto.

La visita è stata inaugurata con un sopralluogo nei beni confiscati alla malavita mesagnese, masseria Canali per la precisione, situata sulla provinciale per San Vito dei Normanni, gestita dalla cooperativa sociale Terre di Puglia-Libera terra, con presidente Alessandro Leo.  È stato proprio lui a guidare la delegazione all’interno del bene confiscato alla Scu, oggi centro giovanile, teatro di campi di volontariato, e progetti destinati ai giovani e alla rivalutazione e promozione del territorio nel rispetto della natura. Il bene, inaugurato a luglio del 2014, è stato ristrutturato con i fondi del Pon Fondo Europeo di Sviluppo Regionale P.O. Fesr 2007-2013 “Investiamo nel vostro futuro”. Ed è la prima volta, come ha precisato Alessandro Leo, che una delegazione antimafia si muove per visitare e conoscere un progetto che riguarda la rivalutazione dei beni tolti alla malavita3.claudio fava Alessandro Leo-2.

Claudio Fava, da novembre 2015 componente di Sinistra italiana, anche giornalista e scrittore, era accompagnato da una delegazione di parlamentari: Davide Mattiello (Pd), Giulia Sarti (M5s), Franco Mirabelli (Pd), Salvatore Tomaselli (Pd), Mario Michele Gianrusso (M5s), Tito di Maggio (Cor), Enrico Buemi, Vittorio Zizza (membro Cor) e Lugi Perrone (membro Cor). Al sopralluogo erano presenti il prefetto Annunziato Verdè, il questore di Brindisi, il colonnello Nicola Conforti, capo del comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, il colonnello della guardia di Finanza Maurizio De Panfilis, il dirigente del commissariato di polizia di Mesagne, Rosalba Cotardo e il luogotenente Gabriele Taurisano, al comando della locale stazione dei carabinieri. Alessandro Leo ha presentato alla commissione sia il bene oggetto di vista che tutte le attività svolte dalla cooperativa “Terre di Puglia-Libera Terra” che dal 2008 gestisce i beni confiscati alla Sacra corona unita. Cooperativa che nasce dal progetto Libera Terra che l’associazione Libera promuove nel Mezzogiorno d’Italia, nei luoghi dove esistono beni confiscati secondo la legge n. 109/96 da recuperare e rendere strumento di cambiamento sociale e promozione di legalità nei territori infiltrati dalle mafie.

18 uscita masseria canali antimafia-2Fava si è dimostrato interessato alle iniziative della cooperativa, ne ha voluto conoscere la nascita e la storia, e anche le difficoltà affrontate per mettere in piedi un progetto così importante che prende i beni della malavita e li trasforma anche il luoghi di lavoro. Sono oltre 20, infatto, le persone che lavorano grazie alla cooperativa guidata da Alessandro Leo. Tra i tanti progetti in atto a masseria Canali c’è anche quello della “biblioteca interattiva” e Fava si è impegnato a fornire libri per ragazzi. “Spero che non sia stata solo una battuta” ha commentato Alessandro Leo a margine dell’incontro “I libri servono, chi volesse donarli può rivolgersi a noi”.

“La Puglia purtroppo ha una storia di criminalità organizzata antica e consolidata, con una vocazione a entrare anche dentro ai luoghi dell’amministrazione pubblica – ha commentato Fava in un breve incontro con i giornalisti - Bisogna intervenire sul rapporto tra mafia e politica che continua a essere un canale indispensabile e necessario alle organizzazioni criminali. La visita in questa masseria, un bene sequestrato molti anni fa che è diventato luogo che da lavoro, occupazione, che ha restituito alla comunità ciò che era un luogo di spaccio e criminalità, è l’esempio che con l’impegno e la buona volontà e la legalità ci si può liberare completamente dalle mafie”.

La visita della commissione antimafia a Masseria Canali

I lavori proseguiranno presso la Prefettura di Lecce con la presidente Rosy Bindi. Domani martedì 23 febbraio, alle 9,30 ci sarà il sopralluogo presso il bene confiscato di Torchiarolo, all’ex cassiere della Scu Tonino Screti. Alle ore 11,30 le audizioni riprenderanno con il prefetto di Taranto. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, ci saranno le tre audizioni del procuratore Distrettuale Antimafia di Lecce e dei procuratori della Repubblica di  Brindisi e Taranto. Mercoledì mattina, alle 9,30, avrà luogo presso la Prefettura di Lecce la conferenza stampa conclusiva con la presidente Rosy Bindi.

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