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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Una litoranea dove scorazzano ladri e "signori della monnezza"

L'abito del media populista che parla alla pancia dei lettori non fa parte del nostro guardaroba. Ingigantire i problemi non serve alla crescita della consapevolezza nei cittadini, ma si otterrebbe un effetto negativo anche tacendo sulla gravità reale delle situazioni

L’abito del media populista che parla alla pancia dei lettori non fa parte del nostro guardaroba. Ingigantire i problemi non serve alla crescita della consapevolezza nei cittadini, ma si otterrebbe un effetto negativo anche tacendo sulla gravità reale delle situazioni. La questione dei furti lungo la costa brindisina (problema non tipico, perciò non certo sconosciuto ad altri territori) è uno di questi, paragonabile alle razzie invernali nelle abitazioni di turisti italiani e stranieri nelle aree collinari della provincia.

Considerate le conseguenze, bisogna ascrivere il fenomeno non solo alla lista dei temi della sicurezza e del controllo del territorio, ma anche a quella dei temi dell’economia, perché se qualcuno vende la villa e cambia zona, sia esso inglese o milanese, o se una famiglia francese resta in mutande da bagno accanto ad un’auto depredata di tutto, dai bagagli ai passaporti, lo schiaffo in faccia se lo prende questo territorio colpito in una delle condizioni essenziali per lo sviluppo turistico.

Personalmente, non lasceremmo mai l’auto incustodita ad aprile o maggio nel parcheggio di Penna Grossa non ancora sorvegliato, per andare a visitare la riserva. Ci piacerebbe ma non lo facciamo. Né la lasceremmo (a parte il fatto che non esiste un’area di sosta) sulla litoranea di Brindisi per andare a passeggiare sulle passerelle del Parco di Punta del Serrone. Dovremmo andarci in bici, ma allora quelli diventerebbero parchi solo per ciclisti. E’ l’effetto psicologico dell’insicurezza del bene affidato ad una situazione che non è affatto tranquilla. Ecco perché le statistiche sui furti denunciati non servono a qualificare il fenomeno: è l’effetto che questi fatti provocano nella mente delle persone ciò che conta, non se i furti sono dieci o cento.

Pensiamo che un’amministrazione comunale, come quella di Brindisi, che si è preoccupata del minimo indispensabile per l’accoglienza dei crocieristi, debba preoccuparsi molto di più di ciò che accade ai suoi cittadini che vanno al mare, e dei turisti che inconsapevoli sostano lungo la costa, e lo stesso dovrebbero fare sindaci e amministrazioni di Torchiarolo, S. Pietro Vernotico, Carovigno, Ostuni e Fasano. La litoranea di Brindisi, inoltre, malgrado il lavoro di questa azienda di igiene urbana e della precedente, è costantemente sporcata da alcuni proprietari delle abitazioni della zona privi totalmente di senso civico, che danneggiando anche quelli che invece lo sono, continuando ad abbandonare rifiuti, vecchi materassi, rottami di mobili e sfalci di potatura sul bordo della strada. Sono miniere inesauribili di monnezza.

Come non parliamo alla pancia della gente, nello stesso modo non possiamo assolutamente pensare di scaricare la croce a forze dell’ordine che con quello che hanno, tra mezzi e personale, fanno pure troppo. Le conseguenze dei tagli alla sicurezza attuati dai vari governi che usano le forbici su scuola, sanità e forze di polizia ma giammai sulla politica (perché questo va sempre ricordato: non risolleverebbe l’economia del Paese ma servirebbe a dare un esempio) si sentono, eccome. Cosa fare, allora?

Decidere per l’estate una campagna di prevenzione e repressione che impegni le forze di polizia e i vigili urbani, mettendo in campo un dispositivo in cui Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e polizie municipali collaborano strettamente – ottenendo la collaborazione dei cittadini che devono segnalare le criticità – senza stressare il dispositivo ordinario, il cui mantenimento richiede già sacrifici al personale. Fate pattuglie con auto civetta o con i colori d’istituto, ma acchiappate questi ladri, e se li mettono fuori riacchiappateli. E multate pesantemente gli inquinatori. La gente apprezzerebbe questo molto di più di un blitz contro la Sacra corona unita o di un servizio contro gli ambulanti senza licenza.

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