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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cellino San Marco

Una lupara nascosta a casa della zia

CELLINO SAN MARCO – Un fucile a canne mozze con 25 cartucce nascoste nell'abitazione di San Pietro Vernotico appartenente a una zia defunta.

CELLINO SAN MARCO – Un fucile a canne mozze marca Bernardelli calibro 16 con 25 cartucce nascoste nell'abitazione di San Pietro Vernotico appartenente a una zia defunta. In manette, nel pomeriggio di ieri c'è finito un imbianchino sanpietrano residente a Cellino San Marco, Alessio Caretto 26 anni. È accusato di ricettazione e detenzione illegale di arma modificata e munizioni.

L'arresto è stato compiuto dai carabinieri della stazione di Cellino San Marco, al comando del maresciallo Gianfranco Milo, nell'ambito di un'operazione di contrasto alla criminalità organizzata. I militari all'esito di un'accurata attività investigativa a carico del 26enne cellinese hanno accertato che il giovane, nell'abitazione di una sua zia deceduta qualche tempo fa e da lui utilizzata come deposito per gli attrezzi di lavoro nascondeva anche armi.

La perquisizione ha permesso di accertare i sospetti maturati sul suo conto. Dell'arma il giovane non ha fornito la provenienza e non avendo alcun titolo per detenerla è stato arrestato e trasferito nel carcere di Brindisi. L'arma, sequestrata, sarà sottoposta ad esami di natura balistica per accertare se è stata utilizzata in qualche atto criminoso compiuto di recente nel brindisino o nei vicini comuni della provincia di Lecce che confinano con Cellino San Marco.

Al vaglio degli investigatori c'è la possibilità che si tratti della lupara utilizzata dai quattro banditi che il 20 maggio scorso hanno rapinato e picchiato il benzinaio della stazione di servizio Agip di Squinzano (Le). Ipotesi avvalorata dal fatto che l'auto utilizzata dalla banda, una Fiat Stilo station wagon è stata trovata semi bruciata proprio nelle campagne cellinesi. Ma queste sono solo ipotesi. Non c'è, al momento, alcun collegamento tra il 26enne e la rapina ai danni del benzinaio.

 

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