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Una piccola storia di civismo al centro commerciale Le Colonne

Cominciare la lunga lista delle notizie giornaliere con una storia a lieto fine fa piacere anche a noi. Ecco quella inviataci dalla signora Anna Carrisi di Brindisi, che volentieri pubblichiamo

BRINDISI - Cominciare la lunga lista delle notizie giornaliere con una storia a lieto fine fa piacere anche a noi. Ecco quella inviataci dalla signora Anna Carrisi di Brindisi, che volentieri pubblichiamo.

Che bella vicenda. Accadano fatti nella vita che non solo ti portano  dallo sconforto  alla gioia, ma  ti fanno anche  recuperare il senso e il valore della solidarietà. Riassaporare l'orgoglio  dell'appartenenza a questa terra, alla  sua gente, che non finisce mai di stupirti, che  non esista di anteporre i problemi degli altri ai propri, trasmettendoti  il calore di un messaggio di amore e  di vicinanza, che ti riscalda il cuore.

Nei giorni scorsi mi sono recata con due miei nipotini di 3 e 5 anni nel supermercato coop per fare qualche acquisto per la casa e per comprare qualche  giocattolino. Al termine degli acquisti, nel momento di riportare  in macchina i bambini, totalmente impegnata nel contenere la loro vivacità, per impedire loro di allontanarsi da me, commettendo qualche imprudenza nel traffico stradale, ho dimenticato la borsa nel carrello, che avevo avuto cura di  depositare in uno degli appositi stalli.

Ritornata a casa , mi sono accorta di non avere la borsa in cui erano contenuti, oltre a 250 euro circa in contanti, le chiavi di casa,  la carta di credito, la patente e diversi  documenti, compresi patente di guida e carta d'identità. Lo sconforto è stato grande. Ho subito pensato alla via crucis che avrei dovuto affrontare per rifare i documenti, bloccare la carta di credito, sostituire  immediatamente la serratura della porta  della mia casa, che avrebbe comportato costi importanti, ma  anche alla perdita di 250 euro, che seppur modesta, costituisce una risorsa importante, come sa benissimo chi si dibatte tutti i mesi con uno stipendio modesto.

Dopo aver affidato i bambini a mio genero, sono ritornata immediatamente alla coop nella  speranza, andata purtroppo delusa, di ritrovare la borsa. Mi sono quindi recata nella stazione dei carabinieri e, su loro indicazione, alla polizia, dove ho presentato denuncia di smarrimento.

Mentre pensavo alla giornata sfortunata che stavo vivendo, una telefonata da parte del personale di vigilanza della coop mi avvisava che era stata ritrovata la mia borsa e che avrei potuto ritirarla presso di loro. Nessuna indicazione sul contenuto, sul denaro che vi era dentro, su cui non facevo più affidamento alcuno. Giunta all'Ipercoop ho trovato insieme al personale di vigilanza, il signor Giancarlo Spagnolo, con sua moglie. Erano le persone che avevano trovato la borsa e, dopo un lungo percorso, consegnata al personale di vigilanza.

Come ho potuto appurare, i signori Spagnolo, dopo aver trovato la borsa sul carrello, compenetrandosi  nell'amarezza e nello sconforto di chi  l'aveva smarrita,  non  hanno esitato  ad accantonare i loro impegni,  per risolvere quelli  di una sconosciuta. Infatti si sono subito recati, con la loro auto nei pressi della mia abitazione e dopo aver verificato che non c'era nessuno, alla stazione dei carabinieri, che aveva consigliato loro di consegnarla al personale di vigilanza della coop, dove alla fine erano ritornati.

In quella borsa, oltre al denaro, ai documenti e a tutti gli oggetti che vi erano contenuti, c'era il cuore dei signori Spagnolo che porterò sempre come. A cui farò sempre  riferimento nel mio rapporto con il prossimo. Grazie anche agli agenti della Polizia di Stato per la comprensione e per la grande disponibilità  dimostrata. In questa città c'è gente buona ed altruista  di cui essere orgogliosi. (Anna Carrisi)

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