Un'altra retata di spacciatori. "Solo con la droga ti buschi qualcosa"
BRINDISI - Nove arresti, sei dei quali nei confronti di soggetti già detenuti, e altri sei indagati a piede libero. E’ il bilancio dell’operazione “Wide Pushing”, messa a segno dalla Squadra mobile di Brindisi nei confronti di un gruppo agguerrito e ben organizzato. Illecita detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono queste le accuse per cui all’alba sono scattati gli arresti di Raffaele Martena 24 anni nato a San Pietro ma residente a Brindisi, Sandro Antonino 28 anni, Luigi Lorenzo, 25 anni, Marco Greco, di 26 anni, Davide Tramacere 27 anni, tutti di Brindisi già agli arresti.
BRINDISI - Nove arresti, sei dei quali nei confronti di soggetti già detenuti, e altri sei indagati a piede libero. E’ il bilancio dell’operazione “Wide Pushing”, messa a segno dalla Squadra mobile di Brindisi nei confronti di un gruppo agguerrito e ben organizzato. Illecita detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono queste le accuse per cui all’alba sono scattati gli arresti di Raffaele Martena 24 anni nato a San Pietro ma residente a Brindisi, Sandro Antonino 28 anni, Luigi Lorenzo, 25 anni, Marco Greco, di 26 anni, Davide Tramacere 27 anni, tutti di Brindisi già agli arresti.
Ordinanza di custodia cautelare anche per Girolamo Andrea Diodicibus 25 anni, detenuto nel carcere di Reggio emilia, con la facoltà di recarsi a lavoro, Francesco Ruggiero 27 anni, Antonio Facecchia 23 anni, P.T. 32anni. Le indagini, svolte dalla Squadra mobile – diretta dal vice questore Francesco Barnaba -, hanno permesso di delineare una rete di trafficanti e spacciatori che agivano in prevalenza nel comune capoluogo oltre che nell’intera provincia. L’attività è scaturita nell’ambito di un procedimento penale su pregiudicati locali che avevano costituito un’associazione a delinquere finalizzata ad estorsioni, rapine, danneggiamenti, ricettazioni, furti ed illecita detenzione di armi.
L' attività investigativa, realizzata anche con l’ausilio di microspie elettroniche, ha consentito di ricostruire chiaramente il modus operandi degli indagati. Gli investigatori hanno acquisito elementi probatori riguardanti un numero elevato di gravi circostanze di reato contro il patrimonio e al traffico e spaccio di stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di brindisi Giuseppe Licci su richiesta del procuratore aggiunto della Repubblica Nicolangelo Ghizzardi che ha coordinato le investigazioni.
Gli arresti rappresentano la prosecuzione dell’operazione Terra Bruciata che l'1 luglio 2010 portò all’esecuzione di 12 arresti. Erano quelli che immaginavano i titoli di stampa per il loro arresto, e che in uno dei colloqui intercettati dai poliziotti avevano detto : “In due tre mesi ci siamo mangiati Brindisi, cumpà”. Durante le attività di indagine è stata accertata, mediante sequestri, la disponibilità di stupefacente di vario genere quali cocaina, eroina e hashish. L’operatività del gruppo era stata, comunque, già arginata a seguito di numerosi arresti effettuati nella flagranza di reato.
La droga – hanno spiegato il questore Vincenzo Carella e il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi – rappresentava il moltiplicatore economico del business della banda, una organizzazione forte la cui operatività riguardava i reati più fastidiosi tra cui estorsioni, furti e rapine. Emblematiche alcune intercettazioni in cui dopo i primi colpi messi a segno dai poliziotti, alcuni componenti della banda dicono: “Tutti con la droga stanno lavorando, ormai è l’unica cosa con cui ti buschi qualcosa”. Droga definita scarpe, colazione, biglietti, caffè, bingo, gioco del lotto. In un caso un consumatore e a sua volta spacciatore accetta di farsi decurtare tre punti della patente per tre dosi di cocaina.
Infine gli indagati a piede libero Mario De Blasi, 31 anni; Paolo Loiacono, 43 anni; Angelo Mazzotta, 31 anni; Francesco Palazzo, 31 anni; Francesco Ruggiero, 30 anni; Angelo Spagnolo, 29 anni.