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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Usura e minacce: assolti tre brindisini. La vittima si era inventata le accuse

Non hanno mai prestato soldi con interessi a strozzo ne' hanno fatto ricorso alle minacce e alle intimidazioni per riavere indietro il denaro. Sono stati assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, tre brindisini coinvolti dal 2009 in un processo per usura, aggressione e minacce ai danni di un idraulico brindisino, che in sede dibattimentale ha ritrattato

BRINDISI – Non hanno mai prestato soldi con interessi a strozzo ne’ hanno fatto ricorso alle minacce e alle intimidazioni per riavere indietro il denaro. Sono stati assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, tre brindisini coinvolti dal 2009 in un processo per usura, aggressione e minacce ai danni di un idraulico brindisino, che in sede dibattimentale ha ritrattato l’accusa. Si tratta di Savino Di Lauro, 57 anni, difeso da Ladislao Massari, Giuseppe  Contestabile, 43 anni, difeso da Luca Leoci, e Vittorio Corsa, 44 anni, difeso da Anna Cavaliere.

Il collegio giudicante (composto dai giudici Cucchiara, Cucci e Colombo) ha emesso la sentenza nel tardo pomeriggio di oggi (20 maggio). Lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione degli imputati. Secondo l’impianto accusatorio (demolito durante il processo) Di Lauro prestò all’idraulico una somma pari a 3mila euro, applicando interessi usurai di 400 euro, esclusa la sorte capitale, per un periodo di 5 giorni dall’erogazione del prestito e di 1200 euro, sempre esclusa la sorte capitale, per un periodo di 11 giorni.

Di Lauro venne inoltre accusato di aver spintonato la vittima, dicendogli: “Vedi che io ti sparo e non mi fermo solo a te, sparo a tua moglie e i tuoi bambini”. Inoltre, dopo averlo afferrato per la gola, Di Lauro, stando al racconto dell’idraulico, aggiunse: “Entro domani salda il debito o se no ti sparo a te e a tutta la tua famiglia”. 

Contestabile e Corsa, invece, vennero accusati dall’idraulico di avergli prestato 2mila 500 euro, facendosi promettere interessi usurai quantificati in 1500 euro, esclusa la sorte capitale, entro 6 giorni dall’erogazione del prestito e 2mila 200 euro, esclusa la sorte capitale, per un periodo di 14 giorni.  

Ma non c’era mai stata alcuna minaccia. Alcuna aggressione. Nessun prestito con interessi usurari. Lo stesso idraulico, nel corso di un’udienza, ha ammesso di aver denunciato falsamente i tre (suo padre, fra l’altro, pochi giorni dopo la formalizzazione della denuncia, restituì ai creditori il denaro prestato al figlio, senza alcun interesse). 

Di Lauro venne persino sottoposto a provvedimento restrittivo. Ma il gip Maritati, intuendo che più di qualcosa non quadrava nel racconto della parte offesa, non convalidò l’arresto. 

La vicenda, a questo punto, avrà degli strascichi a carico dell’idraulico. Il pm, infatti, ha chiesto la trasmissione degli atti per il reato di calunnia posto in essere dalla parte offesa nei confronti degli imputati. 

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