SAN PIETRO VERNOTICO – Continuano i furti ai danni dei bar sanpietrani: nella notte scorsa a essere preso di mira è stato il bar-sala giochi di Cosimo Emmanuele di via Fiume, una traversa della centralissima via Brindisi, a San Pietro Vernotico. I ladri si sono portati via le monete presenti nelle slot machine e numerose banconote fuori corso che il proprietario possedeva per rivenderle.

Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo Giuseppe Pisani. Il secondo furto in soli tre giorni. I commercianti sanpietrani cominciano a non sentirsi tranquilli. Nella notte tra sabato e domenica scorsa è stato preso d'assalto il “Bar Stazione”, i ladri, che sono entrati sfondando una parete, hanno fatto razzia di sigarette.

Questa volta, invece, nel mirino dei malfattori sono finite diverse banconote del vecchio conio, oltre che le monete delle macchinette presenti all'interno dell'esercizio pubblico. Le banconote erano conservate in uno scatolone riposto dietro a uno dei banconi, della loro esistenza informava un cartello affisso alla parete che raffigurava delle riproduzioni di alcune di esse accompagnate dalla scritta “vendesi”.

I ladri, che anche stavolta hanno agito indisturbati nonostante il bar confini con appartamenti abitati, cercavano proprio quelle banconote. Il locale, infatti, è stato messo a soqquadro ma all'appello, questa mattina mancava solo lo scatolone delle banconote antiche e qualche cioccolatino. Il proprietario che non è abbonato a nessun istituto di vigilanza, si è accorto del furto questa mattina alle 5 quando ha aperto il locale.

Gli sconosciuti sono entrati da una grande finestra in legno presente accanto al portone di ingresso. Cosimo Emmanuele non ha potuto fare altro che chiamare i carabinieri per le indagini di rito e per sporgere relativa denuncia contro ignoti. Il locale non è coperto da assicurazione e non è dotato di sistema di videosorveglianza. Non sarà facile, quindi, per gli investigatori identificare i malfattori.

Per poter rintracciare le banconote antiche oggetto del furto, invece, si dovrebbe recuperare il numero di serie di ognuna di esse e inserirlo nelle relative banche dati.