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Cronaca

Vendola: "Lavoro terreno minato". E il Comune proclama il lutto cittadino

BRINDISI – Cordoglio unanime e grande commozione per la tragedia di questa mattina allo stabilimento Aventis, con l’esplosione di un serbatoio che ha determinato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro. Dal mondo politico e non solo, piovono messaggi di vicinanza alle famiglie.

BRINDISI – Cordoglio unanime e grande commozione per la tragedia di questa mattina allo stabilimento Aventis, con l’esplosione di un serbatoio che ha determinato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro. Dal mondo politico e non solo, piovono messaggi di vicinanza alle famiglie.

La Sanofi Aventis ha diramato un comunicato per spiegare che “le procedure di emergenza sono subito scattate: l’area oggetto dell’incidente è stata prontamente circoscritta e messa in sicurezza, e alle persone coinvolte è stato prestato immediato soccorso. I responsabili dello stabilimento sono a disposizione delle autorità competenti per accertare le cause di quanto occorso”. “Sanofi aventis desidera esprimere il suo più sentito cordoglio ai famigliari della vittima, nonché la propria vicinanza alle persone per le quali si è reso necessario il ricorso a cure mediche e rimane a completa disposizione per ogni supporto possibile in questo tragico momento”.

Intanto, il vicesindaco di Brindisi Mauro D’Attis (che questa mattina si era recato prima sul luogo della tragedia e poi in ospedale) ha reso noto di aver convocato per domattina, alle ore 9.30, la Giunta comunale per la proclamazione del lutto cittadino.

COMUNE – “A nome di tutta l’Amministrazione esprimiamo il dolore della città di Brindisi – ha affermato commosso D’Attis – per i lavoratori coinvolti e attendiamo di conoscere le ragioni che hanno determinato questo terribile incidente”.

REGIONE – ““Provo un dolore immenso”. Così si è espresso il presidente Nichi Vendola dopo aver appreso dell’incidente nello stabilimento chimico di Brindisi. "Sono vicino alla famiglia e agli amici e spero nella prossima guarigione dei suoi compagni di lavoro rimasti feriti. Il mondo del lavoro si conferma un vero e proprio terreno minato e adesso occorrerà fare piena luce su quanto è avvenuto in una fabbrica considerata all’avanguardia per la capacità produttiva legata alle attività di ricerca e innovazione”. L’assessore regionale alla Protezione Civile Fabiano Amati si è recato in ospedale per accertarsi delle condizioni dei feriti e per esprimere il cordoglio suo, del governatore Vendola e della giunta regionale per la morte dell’operaio Cosimo Manfreda.

“Ci siamo resi conto delle condizioni dei pazienti – ha detto Amati - ed abbiamo cercato di ricostruire le dinamiche che hanno provocato l’incidente odierno. E’ certamente troppo presto per comprendere cause e responsabilità precise ma trattandosi di un’azienda a rischi d’incidente rilevante, bisognerà verificare il rispetto delle procedure di sicurezza che per legge, soprattutto in questi casi, sono giustamente rigorosissime. Sul piano generale devo dire che è quantomeno incivile che con scadenze così ravvicinate la nostra regione debba registrare incidenti mortali sul lavoro, un luogo diventato ormai simile ad un campo di battaglia e vissuto con le stesse ansie che di solito si associano alla partenza in guerra. Erroneamente e molto spesso si crede che il rispetto della normativa di sicurezza sui luoghi di lavoro sia solo una mera oppressione dello stato, una manifestazione di affamatori di sviluppo; chi pensa questo credo debba ricredersi. La Regione Puglia farà in modo che le verifiche di accertamento siano finanche superiori alla diligenza perché non è possibile vedere un proprio caro uscire di casa per recarsi al lavoro e, nelle migliore delle ipotesi, ritrovarlo in un letto di ospedale”.

PROVINCIA – “Si tratta di una tragedia che lascia senza parole – afferma il presidente della Provincia Massimo Ferrarese – tanto più perché avvenuta all’interno di un impianto tra quelli più all’avanguardia del territorio. Ma al di là di questo, un incidente di portata tale da causare vittime è sempre una sciagura che difficilmente si riesce a commentare”. Il presidente Ferrarese si è accertato sulla inesistenza di rischi di contaminazione per l’ambiente. “Adesso – ha proseguito – l’augurio è che gli altri quattro operai possano riprendersi al più presto”.

PDL – “E’ un dramma che deve far pensare per il fatto che sia accaduto in un’azienda multinazionale di alto livello tecnologico e rinomata in termini di sicurezza che però aveva appaltato taluni lavori ad un’impresa esterna”, dice il consigliere regionale del Pdl Maurizio Friolo.  “Credo che in questi momenti tutti noi siamo chiamati a fare di più e meglio per un impegno concreto affinché tali episodi non accadano ancora ma soprattutto dobbiamo farci carico dei familiari straziati dal dolore e dalle difficoltà economiche che inevitabilmente sopraggiungeranno in loro danno.  E’ necessario pensare concretamente ad un fondo da istituire a livello regionale proprio in favore del coniuge e figli delle vittime degli incidenti sul lavoro. In questo caso l’impegno deve essere totale e va espressa da ciascuna forza politica in Consiglio regionale”.

PD - “Ancora un incidente sul lavoro. Ancora lavoratori di ditte dell’appalto che muoiono e rischiano la vita”, commenta il Partito Democratico di Brindisi. “Il dolore e l’angoscia per simili eventi che puntualmente si verificano, benché siamo nel 2010, in un sito industriale che dovrebbe essere all’avanguardia nella sicurezza e nella tutela della salute non sono più esprimibili con parole che appaiono sempre più vuote. La integrità dei lavoratori, la sicurezza dei siti che sono a ridosso di altre aziende e della città deve essere al primo posto. Sappiamo purtroppo che l’attenzione su queste assolute priorità va scemando giorno dopo giorno anche grazie al massacro della legislazione sulla sicurezza perpetrato dal governo Berlusconi, anche grazie al taglio di risorse effettuato dallo stesso governo a quei settori della Pubblica Amministrazione che sono preposti alla ricerca ed al controllo sulla sicurezza. Ma è ancora più grave che le aziende possano dedicare minore attenzione alla sicurezza.  Sullo specifico evento attendiamo le risultanze degli accertamenti, ma i numerosi incidenti verificatisi in questa provincia e le responsabilità acclarate ci autorizzano a chiedere un salto di qualità da parte delle Imprese, una maggiore e migliore vigilanza degli organi preposti, pur nei limiti dianzi denunciati, ed un più rigoroso controllo quotidiano da parte dei sindacati, la cui voce va ascoltata con attenzione e con rispetto”.

“L'ennesimo gravissimo incidente sul lavoro in Puglia ripropone il tema della scarsa sicurezza – afferma Rocco Palese – per il quale ci auguriamo che la Regione voglia attivare tutto quanto in suo potere per rafforzare i controlli e potenziare gli investimenti”.

CHIESA - Appresa la tragica notizia, l’arcivescovo  di Brindisi monsignor Rocco Talucci, impegnato a Roma per la conclusione internazionale dell’anno sacerdotale con il Papa, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Cosimo Manfreda. L’Arcivescovo assicura la sua preghiera per gli altri operai rimasti gravemente feriti a seguito nell’incidente e segue costantemente l’evolversi delle loro condizioni di salute attraverso il Cappellano dell’Ospedale “Perrino” con il quale si mantiene in stretto contatto. L’Arcivescovo è altresì “vicino ai lavoratori e ai dirigenti delle imprese, sia la Cof per la quale lavoravano le vittime, sia la Sanofi Aventis, entrambe così duramente colpite dalla tragedia”. “Nella speranza che venga fatta al più presto piena luce sulle cause dell’incidente”, monsignor Talucci “auspica un rinnovato impegno da parte di tutti a garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro, augurandosi che non si interrompa il processo di rilancio avviato qualche mese fa da Sanofi Aventis, rilancio che garantirà stabilità di investimenti sul territorio brindisino”.

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