Venti informazioni di garanzia per il caso della bimba di due anni morta in ospedale
BRINDISI - Venti tra medici e paramedici dei due reparti interessati e dei servizi che si sono comunque occupati del caso, hanno ricevuto informazioni di garanzia per la morte della piccola Eleonora Marangi, avvenuta lunedì mattina nel reparto infettivi dell'ospedale "Perrino" di Brindisi. Si tratta di un atto dovuto, da parte del pm Myriam Iacoviello, per consentire ai tutte le parti interessate di nominare propri consulenti tecnici e poter così partecipare agli accertamenti disposti dallo stesso magistrato, a partire dall'autopsia.
BRINDISI - Venti tra medici e paramedici dei due reparti interessati e dei servizi che si sono comunque occupati del caso, hanno ricevuto informazioni di garanzia per la morte della piccola Eleonora Marangi, avvenuta lunedì mattina nel reparto infettivi dell'ospedale "Perrino" di Brindisi. Si tratta di un atto dovuto, da parte del pm Myriam Iacoviello, per consentire ai tutte le parti interessate di nominare propri consulenti tecnici e poter così partecipare agli accertamenti disposti dallo stesso magistrato, a partire dall'autopsia.
Al momento si procede sulla base dell'ipotesi di omicidio colposo, anche se le cartelle cliniche acquisite dai carabinieri della stazione di Francavilla Fontana sia presso il reparto infettivi di Brindisi, che presso quello di pediatria del "Camberlingo" di Francavilla Fontana, parlano di probabile encefalite, una infezione dal decorso spesso fulminante. Il pm pertanto non ha ancora formulato addebiti personali nei confronti del personale sanitario che si è occupato della bambina.
La piccola Eleonora, due anni, era stata portata al "Perrino" dai parenti domenica, in preda a febbre alta e vomito, ma il servizio 118 le aveva trovato un posto nel reparto di pediatria di Francavilla Fontana, essendo tutti occupati, sembra, quelli disponibili a Brindisi. Al "Camberlingo", come ha riferito a BrindisiReport.it il primario Biagio De Mitri, i medici hanno trattenuto la bambina solo per sei ore prima di farla trasportare nuovamente a Brindisi data la gravità delle sue condizioni. Sei ore, ha detto il dottor De Mitri, impiegate quasi interamente per stabilizzare la paziente. Una volta al "Perrino" la bambina è riuscita appena a superare la notte.