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Cronaca

Via coi soldi del parroco: arrestato

BRINDISI – Ruba nella casa del Signore e, sorpreso, confessa ai carabinieri. E i quindici euro mancanti dal bottino di 150? Finiti in ricarica del cellulare in tempo reale. Rubati all’interno di una chiesa dove chissà quante volte ha preso la comunione, e magari il buon don Peppino Apruzzi gli avrà donato qualche parola di conforto. Anche se, stamattina un paio di ceffoni per “rimettere sulla dritta via la pecorella smarrita”, non li avrebbe risparmiati.

BRINDISI – Ruba nella casa del Signore e, sorpreso, confessa ai carabinieri. E i quindici euro mancanti dal bottino di 150? Finiti in ricarica del cellulare in tempo reale. Rubati all’interno di una chiesa dove chissà quante volte ha preso la comunione, e magari il buon don Peppino Apruzzi gli avrà donato qualche parola di conforto. Anche se, stamattina un paio di ceffoni per “rimettere sulla dritta via la pecorella smarrita”, non li avrebbe risparmiati.

Ivano Cavaliere, 32anni, però a qui 150 euro, conservati nel portafoglio del parroco - riposto in un cassetto dello studio canonico della chiesa di San Vito - proprio non poteva rinunciare. Arraffato il bottino, però è stato sorpreso dal sacerdote che, intorno a mezzogiorno ha composto il numero del 112. Sul posto si sono fiondati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia – diretti dal capitano Cristiano Tomassini.

Cavaliere è stato arrestato in flagranza di reato  per furto. I militari intervenuti dopo aver raccolto gli elementi necessari, grazie alla loro perfetta conoscenza del territorio, hanno identificato il ladro sorprendendolo all’interno di un box con ancora indosso 135 euro, costituenti parte della refurtiva. Gli altri 15 gli aveva spesi subito per fare una ricarica telefonica.

I carabinieri sono intervenuti immediatamente dopo la fuga del ladro che ha fatto momentaneamente perdere le proprie tracce. Scovato dai carabinieri Cavaliere ha ammesso tutte le sue responsabilità attribuendosi ogni addebito. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Don Peppino Apruzzi e Giancarlo Paladini (il tabaccaio più rapinato d’Italia (40 colpi in 25 anni di onesta carriera), due facce di una stessa medaglia nel Far West di Brindisi country. Don Apruzzi derubato da una persona che magari conosceva da quando aveva i calzoncini corti. Paladini massacrato magari da qualche poppante che ha visto crescere e al quale ha venduto anche le prime gomme da masticare. Un colpo di fucile a canne mozze a pallettoni e uno col calcio dell’arma dritto in faccia. Così gli ha spaccato i denti e le labbra, il bandito di turno

. Così lo hanno lasciato tramortito, per 400 euro, i banditi che hanno assaltato la sua tabaccheria, di Via Guglielmo Ciardi, al quartiere Sant’Elia, alle 21.30 circa di ieri. I suoi tre aggressori non hanno nemmeno fiatato, probabilmente li avrebbe riconosciuti. Quasi sicuramente sono dello stesso quartiere. Visto che si sono volatilizzati nel nulla. I carabinieri della compagnia stanno lavorando – anche su questo caso - sulle immagini delle videocamere a circuito chiuso e sulle dichiarazioni di un testimone che stava per andare a comprare un pacco di sigarette.

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