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Cronaca Cellino San Marco

Vice sindaco coinvolto in processo penale per abusi edilizi, chieste dimissioni

Il vice sindaco del Comune di Cellino San Marco nonché assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici coinvolto in un processo penale per abusi edilizi e violazioni di norme antisismiche. L'opposizione chiede al sindaco di ritirare le deleghe

CELLINO SAN MARCO – Il vice sindaco del Comune di Cellino San Marco Claudio Moncullo nonché assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici e segretario del Pd cittadino coinvolto in un processo penale per abusi edilizi e violazioni di norme antisismiche. I gruppi consiliari "Ricostruiamo Cellino" e "Impegno Comune per Cellino" e il "Meetup cittadini in movimento di Cellino San Marco" chiedono al sindaco Salvatore De Luca di ritirare le deleghe del segretario Pd.

“Per ragioni di serissima opportunità, pur rifuggendo da qualsivoglia deriva giustizialista, si ritiene che il Sindaco debba rimuovere dalla carica Claudio Moncullo, vista la recentissima onta che il Paese ha subito e da cui bisogna uscire definitivamente, oltre che per dimostrare che la macchina pubblica cellinese è cristallina”, si legge in una nota stampa di “Impegno Comune” e Ricostruiamo Cellino.

Il sindaco non accoglie la richiesta, non essendoci al momento i presupposti per sollevare dall’incarico il vice sindaco. “Non so su che base Tonino De Luca-2dovrei ritirare le deleghe e nemmeno come andare a individuare un eventuale conflitto di interessi perché il procedimento è ancora in corso – spiega Salvatore De Luca (foto a destra) raggiunto telefonicamente BrindisiReport – al momento non c’è niente. Prima di condannare questa persona, così come si sta facendo, si dovrebbe aspettare la conclusione del procedimento.  Anche per rispetto al ruolo che rivestiamo. Sarebbe onesto intellettualmente e soprattutto rispettoso nei confronti delle persone, mi sembra che si stia andando oltre. Ci sono modi e modi di fare politica e questo per me è un modo di basso livello, probabilmente si vuole solo strumentalizzare questa vicenda”.

I gruppi consiliari che chiedono le dimissioni di Moncullo sostengono che “Una scelta così importante determinerà il pieno ripristino delle regole minime che disciplinano la vita democratica, dopo la tempesta giudiziaria che ha spazzato via la precedente amministrazione. La via della moralizzazione della vita pubblica richiede un intervento forte nella direzione della chiarezza piuttosto che nella direzione del mantenimento di equilibri politici in nome del garantismo".

"Pertanto, al di là degli accertamenti in sede giudiziaria ed al contempo delle norme in materia di decadenza da cariche pubbliche conseguenti a condanne penali, è essenziale riscoprire il valore della moralità ed applicarlo alla vita pubblica. Non è assolutamente ammissibile che un paese con una storia recente così drammatica debba essere amministrato da chi già prima della candidatura era gravato da un procedimento penale ancora in corso. Va peraltro evidenziato che recentissimamente la giunta comunale ha proceduto a riattivare il processo di approvazione del Pug su proposta dell’assessore al ramo Claudio Moncullo. Al fine di prevenire ogni forma di conflitto di interessi, attuale o potenziale, dell'interessato, l’unica scelta possibile è pertanto il ritiro della carica e delle deleghe a Claudio Moncullo. Per ragioni di opportunità politica e per la superiore tutela della dignità delle istituzioni, gli interpreti e responsabili della Politica Cellinese, soprattutto se chiamati alla gestione della cosa pubblica, devono tenere una condotta che garantisca l'integrità, il decoro ed il pregio delle Istituzioni stesse”.

“Gli scriventi movimenti si aspettano dall'attuale maggioranza  un sussulto di orgoglio cittadino, che riconosceremo non solo al sindaco De Luca, ma che saremo anche pronti a riconoscere al vice sindaco Moncullo qualora rassegnasse preventivamente le dimissioni, per ragioni di serissima opportunità politica, fondata sull'eticità e la moralità pubblica che auspichiamo non manchi a chi governa attualmente la cosa pubblica. I consiglieri comunali appartenenti ai movimenti politici predetti (Budano, Cesano e Mazzotta) dichiarano la loro disponibilità, stante quanto premesso, a esibire i propri certificati attestanti reati pregressi e carichi pendenti e chiedono tale atto a tutti i Consiglieri Comunali, al fine di dare alla cittadinanza serenità su chi rappresenta le Istituzioni (Maggioranza e Opposizione), a prescindere da quello che prescrivono le norme in materia di incompatibilità, in nome della trasparenza massima, perché massima è la trasparenza che richiede la situazione cellinese dopo quanto di scuro ha vissuto”.

Su quest’ultimo aspetto De Luca precisa che “Le candidature  presuppongono autodichiarazioni vagliate da un segretario e dalla prefettura, qui invece siamo diventati giudici esperti di tutto e di più”.

Il "Meetup cittadini in movimento di Cellino San Marco" invece scrive:“Fiduciosi che, il coinvolgimento dell`assessore Moncullo nulla abbia a che vedere con la programmazione urbanistica che questa Amministrazione si accinge ad effettuare, ma ravvisando, in ogni caso, la necessità di mettere in atto qualunque azione nelle facoltà del Sindaco, si ritiene che tale delega, se non altro per motivi di opportunità, debba essere, allo stesso, revocata”.

Per Moncullo arriva, invece, la solidarietà da parte del Pd cittadino "Il Direttivo e la Sezione del PD di Cellino San Marco, il capogruppo  Alberico De Lorenzo e i consiglieri Marialuce Rollo e Francesco Briganti, di maggioranza Pd, esprimono solidarietà e vicinanza al segretario del partito e vice sindaco Claudio Moncullo,  vittima di un attacco vile e oltraggioso alla sua persona. Nella convinzione che i processi debbano svolgersi nelle aule dei tribunali, esprimiamo il nostro dissenso ad ogni tentativo di condanna morale priva di ogni fondamento".

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