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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Violenza sessuale sulla litoranea Apani, brindisino condannato a 14 anni

Imputato Teodoro Polito, 50 anni, fermato l'11 novembre 2015 dagli agenti della Mobile: è accusato anche di rapina. Il Tribunale aggiunge due anni alla richiesta presentata dal pm. Parti civili i due giovani che si appartarono e che riconobbero l'uomo

BRINDISI – Le accuse di rapina ai danni di una coppietta che cercava un po’ di intimità sulla litoranea Apani e di violenza sessuale sono state confermate dal Tribunale di Brindisi nei confronti di Teodoro Polito, 50 anni, fermato l’11 novembre 2015 dagli agenti della Mobile.

POLITO Teodoro-2L’imputato è stato condannato oggi, venerdì 15 luglio, dal Tribunale di Brindisi, a conclusione del processo ordinario davanti ai giudici del Terzo Collegio (presidente Chiarelli, a latere Cacucci e Nestore). Le motivazioni saranno depositate fra 90 giorni.

I giudici hanno aggiunto due anni rispetto alla richiesta di condanna presentata, in nome della giustizia, dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori, al termine dell’istruttoria dibattimentale. Il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la condanna a 12 anni di reclusione, al termine della requisitoria nel corso della quale ha ribadito che sono state raccolte prove tali da arrivare all’affermazione, oltre ogni ragionevole dubbio, della colpevolezza del brindisino sia per la rapina che per la violenza sessuale.

L’imputato si è sempre professato innocente sostenendo di essere stato alla festa di compleanno di una parente, quella sera. Parti civili sono i due giovani fidanzati che si sono costituiti già in sede di udienza preliminare.

Polito finì in carcere l’11 novembre 2015 ed è tuttora ristretto nel penitenziario di Bari: venne fermato perché secondo il pm c’erano elementi tali da far ritenere concreti i pericoli di reiterazione del reato e di fuga. Da qui l’esecuzione del provvedimento delegata ai poliziotti.

I fatti per i quali è stata affermata la colpevolezza si riferiscono al 18 settembre 2015, quando una coppia di giovani fidanzati, raggiunse la litoranea a Nord del capoluogo, in auto: ad Apani i ragazzi parcheggiarono in uno spiazzo che sembrava un posto sicuro per stare un po’ da soli, lontano da occhi indiscreti, quando all’improvviso piombarono in un incubo, poi denunciato ai poliziotti.

Trovarono la forza e il coraggio di riferire quanto era successo quella notte: un uomo con il volto coperto da un passamontagna ed armato di pistola sbucò nel buio, li minacciò per farsi consegnare quel che avevano e violentò la ragazza. La Procura ha contestato le aggravanti costituite dall’aver usato un’arma e dall’aver agito in condizioni di minorata difesa delle vittime.

Su Polito gli agenti della Mobile avevano rivolto le loro attenzioni perché segnalato spesso lungo la litoranea e le località marine del Brindisino. Il 28 giugno del 2013, ad esempio, assieme ad un complice pure di Brindisi era stato inseguito ed arrestato dall'equipaggio di una volante della questura, poco dopo un furto ai danni di due turisti di Bolzano, in località Specchiolla.

Fu il primo da cui si presentarono dopo aver raccolto la denuncia dei ragazzi. I fidanzati riconobbero la voce di quell’uomo, stando a quanto di legge negli atti delle indagini, e riconobbero anche oggetti ed indumenti sequestrati.

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