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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Vitali e Curto insieme parti civili: "noi, diffamati"

FRANCAVILLA FONTANA - Avversari politici, forse anche ex amici, ma insieme come parti civili in un processo per rivendicare il proprio status di “vittime”: sono l’ex onorevole Pdl Luigi Vitali e il consigliere regionale Udc Euprepio Curto che si sono costituiti oggi parte civile nel giudizio a carico di Antonio De Franco, imputato di diffamazione aggravata.

FRANCAVILLA FONTANA - Avversari politici, forse anche ex amici, ma insieme come parti civili in un processo per rivendicare il proprio status di “vittime”: sono l’ex onorevole Pdl Luigi Vitali e il consigliere regionale Udc Euprepio Curto che si sono costituiti oggi parte civile nel giudizio a carico di Antonio De Franco, imputato di diffamazione aggravata perché avvenuta attraverso l’uso di un mezzo di diffusione dopo la querela sporta proprio dai due politici

Curto, che è da poco diventato avvocato, è difeso dall’avvocato Domenico Attanasi. Vitali, che ha chiesto e ottenuto la sospensione dall’albo, invece da Roberto Palmisano. La prima udienza si è celebrata oggi dinanzi al giudice monocratico Domenico Cacucci. Il post “incriminato”, pubblicato su Facebook, condensava almeno due o tre concetti: l’apice delle infiltrazioni mafiose a Francavilla coincidenti con il periodo in cui Euprepio Curto e Luigi Vitali controllavano l’amministrazione cittadina. La Scu che votava per loro. I due ex parlamentari amici dei criminali. Tutto in poche righe, in una frase pronunciata dal fondatore del Mab di Francavilla Fontana, Antonio De Franco, in una discussione su Facebook. A quel punto entrambi, divisi su altri fronti ma non nel ritenere che sia stata lesa la propria reputazione hanno sporto querela.

“Il tutto viene contestualizzato all’interno della disamina di gravi fatti di sangue, così producendo un accostamento sconsiderato e gravissimo tra tali drammatici eventi e la figura del sottoscritto. La gravità di quanto affermato appare tanto inaudita quanto evidente poiché nel suo scritto il De Franco rappresenta fatti del tutto inesistenti e si avventura in accostamenti improvvidi, manifestamente lesivi della dignità e del decoro personale, prima ancora che politico, del deducente”, si rileva nell’atto di querela predisposto dal legale di Curto, indirizzato al procuratore capo di Brindisi.

Nel preambolo, lo stesso consigliere regionale Udc aveva ricordato i propri trascorsi parlamentari (quattro legislature) e soprattutto la propria attività nella Commissione antimafia: “cosa che rende ancora più intollerabili – aveva spiegato - le offese ricevute sul social network, nell’ambito dello scambio di opinioni avvenuto in un gruppo di discussione ‘Francavilla Fontana vista da me’”. Il giudizio è incardinato. Si torna in aula ad aprile per le questioni preliminari.

 

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