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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Contributi negati, "Viviamo in condizioni drammatiche, basta prenderci in giro"

Al punto di dover andare a rubare gli ortaggi nei campi per preparare il pranzo o la cena, al punto di dover scaldare l'acqua sul fornello per fare una doccia, ma "a pezzi". Al punto anche di non far fare la cresima alla figlia perché non si hanno nemmeno i soldi per pagare la bolletta della luce

SAN PIETRO VERNOTICO – Al punto di dover andare a rubare gli ortaggi nei campi per preparare il pranzo o la cena, al punto di dover scaldare l’acqua sul fornello (sperando che la bombola a gpl duri il più a lungo possibile) per fare una doccia, ma “a pezzi”. Al punto anche di non far fare la cresima alla figlia perché non si hanno nemmeno i soldi per pagare la bolletta della luce. A questo punto sono arrivate molte “ragazze madri” e famiglie sampietrane da quando dal Comune non vengono più elargiti fondi in loro favore: il baliatico (sostegno economico destinato ai minori riconosciuti solo dalla madre), i contributi per l’affitto o quelli “volontari”, i contributi per gli affidi. 

È emersa una realtà drammatica nell’aula consiliare del Comune di San Pietro Vernotico nella mattinata di oggi, mercoledì 4 maggio, protesta comune-2quando un nutrito gruppo di mamme e papà ha chiesto un incontro con gli amministratori per rivendicare, per l’ennesima volta, il diritto a vivere in modo dignitoso. Il diritto a ricevere i pochi soldi che fino a dicembre del 2015 (alcune da 13 anni ormai) ottenevano dall’amministrazione Comunale. Un piccolo aiuto che risolveva molti problemi. 

A riceverli, così come è accaduto venerdì scorso, l’assessore ai Servizi Sociali, Francesco Civino, che ha dimostrato la massima disponibilità a risolvere questa situazione, per alcune famiglie drammatica. Così disponibile che ha annunciato le dimissioni se nel giro di qualche mese le famiglie in difficoltà di San Pietro Vernotico non torneranno a poter contare sui contributi comunali.

Il blocco di quasi tutte le erogazioni in favore dei meno abbienti è stata, secondo quanto spiegato da Civino anche in un precedente incontro, la conseguenza di nuove disposizioni di legge in fatto di bilanci comunali. Da gennaio del 2016 non si può più prevedere alcuna spesa senza la corrispondente previsione di entrata, per non generare debito pubblico. Il 30 aprile il Comune di San Pietro Vernotico ha approvato il bilancio dove, per stessa dichiarazione dell’assessore, non sono previsti alcuni contributi per le famiglie in difficoltà, come il baliatico o gli affitti. Restano i contributi per i medicinali, per i viaggi per malattia o per l’assistenza ai diversamente abili.  “Subito dopo l’approvazione verrà proposto un emendamento al bilancio comunale, nel caso non dovesse andare in porto questa soluzione si procederà con una variazione dell’esercizio economico e finanziario subito dopo la sua stessa approvazione – ha assicurato Civino – purtroppo non ci sono soldi per niente, non è più come prima, molte spese degli anni passati sono state tagliate e la colpa non è mia, quello che posso fare io è impegnarmi a trovare una soluzione immediata per iniziare a erogare i contributi alle famiglie bisognose. Il baliatico ad esempio avrà valenza retroattiva anche se sarà approvato nel giro di un paio di mesi partirà da gennaio scorso”.

incontro con civino1-2Ma due mesi sono troppi per chi da gennaio ormai non può più contare sui sostegni economici del Comune e deve lottare ogni giorno per mettere un piatto in tavola per i propri figli. “A gennaio ho perso il lavoro, facevo le pulizie, e contemporaneamente è stato sospeso il contributo baliatico più quello per gli affitti – racconta una mamma di 30 anni in un momento di disperazione totale – improvvisamente mi sono trovata sul lastrico, per guadagnare qualcosa sono costretta ad andare a tagliare la legna con la motosega e sperare che qualcuno la compri e ringraziare chi mi permette di tagliarla. A mio figlio di soli 11 anni e affetto da una grave malattia devo far mangiare solo verdure, che raccolgo dai campi, o marmellate della Caritas. Il mio frigorifero è vuoto, vuoto. Posso dare solo verdure o pasta lessa senza condimento (fornita dalla Carita, ndr) a un bambino di 11 anni? Ci state portando all’esasperazione”.

Un’altra donna è prossima allo sfratto, qualche altra vive da giorni al buio “con le candele” perché è stata sospesa l’erogazione della corrente elettrica per morosità “280 euro di bollette io non riesco a pagarle, prima potevo contare su un piccolo contributo del Comune e con altri lavoretti saltuari riuscivo a sopravvivere, vivere è troppo”. La situazione economica di molte famiglie sampietrana è letteralmente precipitata da quando si è insediata la nuova amministrazione, su questo tutte le persone che stanno protestando negli ultimi giorni sono d’accordo.

Sarà stato un caso, ma certo è che da gennaio 2016 non vengono più elargiti soldi ai bisognosi. “Arrivati a questo punto non ci interessa incontro con civino-2nemmeno più sapere e capire il perché, sappiamo solo che per anni e anni abbiamo potuto contare su soldi che ci venivano dati dal Comune, senza nemmeno doverli elemosinare, andavamo in banca e li prelevavamo. Potevamo prevedere di portare i figli dal dentista o di fargli fare uno sport, per alcuni si tratta di un’attività necessaria che migliora le condizioni di salute. Potevamo fare la spesa serenamente, o pagare l'affitto, quello che vediamo adesso è che da maggio dello scorso anno a San Pietro Vernotico si sono solo fatte le feste, d’estate, a Natale e ora anche l’asta della bandiera. Non possiamo più tollerare che per queste manifestazioni i soldi si trovano e per aiutare chi ha realmente bisogno no, e non ci interessa sentire le varie giustificazioni. Davanti a questi drammi non c’è un solo motivo che possa giustificare i soldi spesi per festeggiare”. Considerate le condizioni in cui vivono molte famiglie sampietrane non c’è proprio niente da festeggiare.

Le mamme in protesta questa mattina hanno presidiato l’ingresso del municipio attaccando cartelloni sulle pareti in cui gridano la loro disperazione “Avete tolto i diritti ai nostri figli”, “siamo stanche delle vostre promesse”, “basta prenderci in giro”, “Ridateci la nostra dignità. Per le feste  hanno i soldi, per noi no”. Non hanno intenzione di fermarsi fino a quando non torneranno a ricevere i pochi soldi sui cui potevano contare fino allo scorso anno e chiedono un incontro pubblico con tutti gli amministratori "Non deve essere solo l'assessore Civino a dover dare spiegazioni, vogliamo un incontro pubblico con tutti gli amministratori. Ognuno deve conoscere la nostra situazione e impegnarsi personalmente secondo le proprie competenze per risolverla". 

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