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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Wide Pushing, pronti i ricorsi al riesame contro le contestazioni a catena

BRINDISI - Ricorso al riesame in prima battuta ed istanze di contestazione a catena in itinere da parte dei legali dei nove presunti spacciatori finiti in manette nell'operazione Wide Pushing condotta dalla Squadra mobile di Brindisi. E' questa la linea su cui sono orientati gli avvocati di parte intenzionati a smontare l'ordinanza d'arresto basata, secondo i legali, su un lavoro di investigazione che aveva già portato all'operazione Terra Bruciata dell'1 luglio scorso. Perchè – dicono gli avvocati di parte Giuseppe Guastella, Daniela D'Amuri, Laura Beltrami e Cinzia Cavallo – quelle ipotesi di reato non sono state contestate all'epoca?

BRINDISI - Ricorso al riesame in prima battuta, ed istanze di eccezione di contestazione a catena in itinere da parte dei legali dei nove presunti spacciatori finiti in manette nell'operazione Wide Pushing condotta dalla Squadra mobile di Brindisi. E' questa la linea su cui sono orientati gli avvocati di parte intenzionati a smontare l'ordinanza d'arresto basata, secondo i legali, su un lavoro di investigazione che aveva già portato all'operazione Terra Bruciata dell'1 luglio scorso. Perchè – dicono gli avvocati di parte Giuseppe Guastella, Daniela D'Amuri, Laura Beltrami e Cinzia Cavallo – quelle ipotesi di reato non sono state contestate all'epoca?

Intanto si sono svolti quasi tutti gli interrogatori di garanzia eccetto quelli di Andrea Diodicibus e Marco Greco, che comunque si avvarranno della facoltà di non rispondere, annuncia il loro legale Giuseppe Guastella. Stessa scelta per Luigi Lorenzo assistito dall'avvocato Daniela D'Amuri insieme con Davide Tramacere e Raffaele Martena.

Il primo ha negato di avere mai avuto rapporti con il resto della banda, il secondo ha ammesso di conoscere alcuni degli arrestati ma ha negato lo spaccio e a proposito dell'intercettazione in cui si parla di un dvd da vendere a 600 euro, che avrebbe dovuto essere una partita di droga, chiarisce che si trattava di uno stereo con lettore dvd e si lamenta di essere stato arrestato per una conversazione. Francesco Ruggiero, Antonio Facecchia sono stati i primi ad essere interrogati – di fronte al legale Laura Beltrami – il pomeriggio stesso dell'arresto.

Si sono proclamati innocenti, hanno manifestato la loro volontà di rispondere alle domande del gip Giuseppe Licci, ma  hanno chiesto di poter capire le accuse e leggere le carte dal momento che trattandosi di fatti datati a 4-5 anni fa avevano bisogno di conoscere le carte. Si dichiara infine innocente, negando di avere mai trafficato droga il presunto capobanda dell'organizzazione Sandro Antonino, che ha ammesso di conoscere gli altri arrestati. Tutti restano in carcere, per tutti sono in partenza i ricorsi al tribunale del riesame ed una nuova battaglia legale – prevista per legge - contro la sussistenza dell'ipotesi di contestazione a catena da parte degli inquirenti.

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