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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torchiarolo / Piazza Castello

Xylella, un incontro con i ricercatori per fermare le eradicazioni degli alberi sani

La comunità di Torchiarolo continua a essere unita nella lotta contro le eradicazioni degli ulivi previste dal piano Silletti bis che per fermare il propagarsi della Xylella fastidiosa, dispone l’abbattimento oltre che degli alberi infetti anche in quelli sani presenti nel raggio dei cento metri dagli stessi

TORCHIAROLO – La comunità di Torchiarolo continua a essere unita nella lotta contro le eradicazioni degli ulivi previste dal piano Silletti bis che per fermare il propagarsi della Xylella fastidiosa, dispone l’abbattimento oltre che degli alberi infetti anche in quelli sani presenti nel raggio dei cento metri dagli stessi. In centinaia, tra gente di tutte le età, si sono radunati giovedì 12 novembre in piazza Castello per partecipare all’incontro pubblico organizzato dal sindaco di Torchiarolo Nicola Serinelli per discutere di un documento di ricerca intitolato “Emergenza Xylella fastidiosa: perché l’obbligo di estirpazione di tutti gli ulivi non infetti (privi di sintomi indicativi di possibile infezione e non sospetti di essere infetti) nel raggio di 100 metri da quelli infetti è una misura contestabile sul piano giuridico e scientifico” che sintetizza, in versione semplificata per la diffusione al pubblico, i risultati di uno studio interdisciplinare coordinato dai professori Massimo Monteduro (Associato di Diritto Amministrativo) e Luigi De Bellis (Ordinario di Fisiologia Vegetale) e curato da un gruppo di professori, ricercatori e giovani studiosi dell'università del Salento denominato Lair ("Law and Agroecology Ius et Rus"), che si occupa dei rapporti tra diritto e agro/ecologia.pubblico di torchiarolo-2

L’occasione è stata anche un’opportunità per i cittadini colpiti dal dramma delle eradicazioni di confrontarsi pubblicamente con i sindaci (di San Pietro Vernotico, Guagnano, Surbo, Trepuzzi, Salice Salentino, Campi Salentina, Novoli, Squinzano e Surbo), avanzare le proprie perplessità ed esternare rabbia e dolore per una misura ritenuta ingiusta. Torchiarolo (ma tutta la provincia di Brindisi) rientra nella zona cuscinetto, quella che il batterio non deve oltrepassare, per questo è prevista una vera e propria strage degli ulivi: oltre 20 olivicoltori hanno ricevuto la notifica di abbattimento, per ogni albero ritenuto infetto si devono abbattere tutti quelli presenti nel raggio dei cento metri. Questo significa radere al suolo migliaia di alberi se si pensa che nei terreni dell’azienda vinicola Tormaresca per 8 alberi infetti, ne sono stati abbattuti oltre 900. Si creerebbe un grosso danno all’economia del paese, basata principalmente sulla produzione di olio.

Per queste ragioni il sindaco di Torchiarolo che ha già presentato un esposto contro ignoti per chiedere di accertare se vi siano state o meno condotte omissive da parte di enti, istituzioni, cittadini, tali da consentire la diffusione dell'epidemia fino al Brindisino e quindi al comune di cui è il giurista massimo monteduro-2primo cittadino, ha organizzato l’incontro di presentazione di questo studio durato oltre tre anni proprio a Torchiarolo. Il gruppo Lair è stato coordinato dal professor Massimo Monteduro e composto dai professori Marco Brocca, Pierangelo Buongiorno, Antonello Denuzzo, Saverio Di Benedetto, Alessandro Isoni, Serenella Sabina Luchena, Maurizia Pierri, Sara Tommasi E Michele Troisi, Nonché Dai Dottori Giuseppina Buia, Roberto Franco Greco, Antonio Gusmai, Dalila Quarta, Federica Stradiotti E Virginia Tascagni.

I ricercatori che hanno preso la parola hanno offerto spunti interessanti dal punto di vista giuridico e scientifico che potrebbero essere utilizzati per impugnare la misura del piano che prevede l’abbattimento degli ulivi che non presentano i sintomi della malattia. Tutti hanno ribadito l’importanza di non agire contro legge, comportamento che potrebbe essere controproducente. Dopo gli interventi hanno preso la parola i cittadini che continuano a sentirsi abbandonati dalle istituzioni in questa grande lotta chiedendo ai sindaci di esporsi ufficialmente in prima persona nella battaglia contro le eradicazioni. Richieste che hanno fatto scaldare gli animi, tutti si sono detti pronti a evitare la totale distruzione del territorio. I mezzi e le modalità sono da definire. (nella foto a sinistra il giurista Massimo Monteduro)

Il documento di ricerca-2

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