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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cucina

Purcidduzzi, il dolce natalizio dalle origini contadine

La storia e la ricetta di una pietanza caratteristica del territorio, immancabile sulle tavole brindisine

BRINDISI - I purcidduzzi sono una rinomata tipicità gastronomica salentina, preparata in occasione delle festività natalizie. 

In alcune zone del territorio vengono realizzati con la farina, il lievito di birra, il vino bianco, l'acqua e il sale. In altre ricette, per esempio quelle della fascia ionica della regione, non è incluso il lievito.

Per l'impasto, solitamente, non si usano le uova ma il succo di arancia, mandarino, limone, cannella, chiodi di garofano e liquore di anice. Notoriamente, tali dolci sono conditi con miele, anesini e cannella.

Le origini

Come spesso accade anche per altre pietanze locali, la nascita dei purcidduzzi è riconducibile alla cucina della tradizione contadina. Una leggeda, per esempio, risale addirittura al tempo della Magna Grecia (tra il VIII e il VI sec. a.C.): la madre di una famiglia molto povera, avendo pochi ingredienti in casa, non mancò comunque di preparare un dolce natalizio. La donna, così, improvvisò impastando gli ingredienti che aveva ed iniziò a friggerli, dando vita ai purcidduzzi.

Secondo un'altra usanza, nei tempi antichi, a Natale i contadini regalavano il porcellino più grasso al proprio padrone. La tradizione, con il tempo, è cambiata prevedendo lo scambio di dolci a forma di maialino.  

Ingredienti

- 500 g di farina 00

- 100 g di semola

- 50 g di olio extravergine di oliva

- 75 ml di alcool (o misto anice e liquore secco)

- 60 g di zucchero

- cannella

- 1 bustina di vanillina

- ½  cubetto di lievito di birra

- 1 pizzico di sale

- 3/4 arance

- 1 limone

- 2 mandarini

- una manciata di mandorle bianche

- 1 cucchiaio di pinoli tostati

- olio di semi di arachide per friggere

- 1 kg di miele d'acacia o millefiori

Preparazione

Prelevate una parte della buccia di 1 arancia e del limone con il pelapatate senza la parte bianca e mettete nell'olio in un pentolino a riscaldare per aromatizzarlo. Spegnere e lasciate raffreddare. Nel frattempo miscelate le due farine sulla spianatoia, aggiungete abbondante cannella in polvere, vanillina, il sale, lo zucchero, la buccia grattugiata degli agrumi rimasti ed il lievito sbriciolato al centro della fontana.

Versate l’olio ed iniziate ad impastare, dopo l’alcool ed infine il succo spremuto di arance e mandarini fino ad amalgamare il tutto in una pasta morbida, omogenea ma resistente.

Prendete  una parte della pasta e formate un salamino di 1 cm di diametro circa, tagliate a tocchetti che farete scivolare su di una grattugia o sull’attrezzino per gli gnocchi o sui rebbi di una forchetta e adagiate sopra un vassoio spolverizzato con poca semola. Si possono creare altre forme di pasta tipo pinoli, rombi, fiocchetti, anellini.

Riscaldate l’olio e friggete le mandorle da tenere da parte, proseguite con le varie forme dalle più delicate per terminare con i purceddhruzzi.

Una volta completata la frittura riscaldate in una casseruola metà miele e appena accenna il  bollore versate una manciata di ogni forma di pasta ed una di mandorle e rigirate con una schiumarola per pochissimi minuti.  Continuate aggiungendo man mano il miele. Scolate un poco e distribuite direttamente nei piatti da portata.

Decorate con pinoli e lasciate freddare completamente prima di confezionare.

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