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A2A finanzia il rilancio della centrale di Brindisi. Pressing dei sindacati

Si intravede qualche spiraglio nell’intricata vicenda che da mesi interessa il futuro di circa 250 lavoratori della Centrale Edipower, fanno sapere i sindacati confederali del settore energia. Il consiglio di amministrazione della multiutility A2A, nuova proprietaria dell’impianto brindisino attraverso la controllata Edipower, nel corso di una riunione indetta ieri a Milano, ha presentato il Piano industriale 2015-2019. Un piano che prevede il finanziamento dei progetti di riconversione degli impianti di Brindisi e San Filippo del Mela

BRINDISI - Si intravede qualche spiraglio nell’intricata vicenda che da mesi interessa il futuro di circa 250 lavoratori della Centrale Edipower, fanno sapere i sindacati confederali  del settore energia. Il consiglio di amministrazione della multiutility A2A, nuova proprietaria dell’impianto brindisino attraverso la controllata Edipower, nel corso di una riunione indetta ieri a Milano, ha presentato il Piano industriale 2015-2019. Un piano che prevede il finanziamento dei progetti di riconversione degli impianti di Brindisi e San Filippo del Mela.

Un intervento, di circa 120 milioni, visto positivamente dai lavoratori dell’Edipower che vedono nel revamping (ristrutturazione degli impianti) dell’azienda un’occasione per mantenere il posto di lavoro. Previsto un taglio del 40 per cento al potenziale produttivo delle centrali, stante la situazione del mercato dell’energia.

Da tempo ormai i lavoratori Edipower, in 250 tra diretti e indiretti, ricevono ammortizzatori sociali, auspicano un piano industriale che porti novità e soprattutto investimenti nel territorio, ipotesi che le istituzioni locali tendono a scartare chiedendo invece la chiusura definitiva dell’impianto, che non può montare desolforatori, ed è fermo da quasi due anni, e il suo smantellamento e bonifica per liberare un’area portuale ed evitare impatti ambientali alla vicinissima città.

Ma da ieri, con l’impegno dell’A2A di portare un importante investimento economico, il futuro è meno cupo, dicono i lavoratori e i sindacati Filctem Flaei Uiltec che adesso chiedono con forza l’istituzione di un tavolo di crisi con il prefetto di Brindisi per riprendere i contatti con azienda, enti locali e potere politico.

Intanto continueranno a far sentire la loro presenza i 250 lavoratori della centrale Edipower, che lunedì 13 manifesteranno presso la sede dell’Asi Brindisi, in occasione dell’incontro tra il presidente del Consorzio Asi e i sindacati stessi.

Il piano industriale prevede per Brindisi la riconversione di uno solo dei pre-esistenti quattro gruppi, che dovrà avere una potenza di 400 megawatt e dovrà funzionare con una miscela di carbone a basso tenore di zolfo e un combustibile, brevettato da A2A, ricavato dalla triturazione della frazione secca dei rifiuti solidi urbani.

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