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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Danni per milioni di euro causati dalla grandine alle colture pregiate su 1200 ettari

Danni per milioni di euro alle colture dell'area colpita dalla violenta grandinata del primo pomeriggio di mercoledì, quando una coltre di ghiaccio ha ricoperto le due carreggiate della superstrada 379 all'altezza di Apani e Torre Guaceto

BRINDISI – Danni per milioni di euro alle colture dell’area colpita dalla violenta grandinata del primo pomeriggio di mercoledì, quando una coltre di ghiaccio ha ricoperto le due carreggiate della superstrada 379 all’altezza di Apani e Torre Guaceto, dove si trova il confine tra i territori di Brindisi e Carovigno. Chicchi di grandine delle dimensioni di un’oliva hanno devastato le campagne circostanti, dove si trovano anche alcune colture pregiate (il grano duro “Senatore Cappelli”, gli oliveti secolari, i pomodori fiaschetto tutti con l’etichetta della Riserva naturale dello Stato), ma più in generale terreni a seminativo, vigneti di qualità, meloni e altri tipi di prodotti ortofrutticoli. Nulla è stato risparmiato.

Con un telegramma inviato questa mattina all’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni e alla sede brindisina dell’Ufficio Provinciale all’Agricoltura della Regione Puglia, il presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi, Giannicola D’Amico, ha segnalato gli ingenti danni subiti mercoledì  pomeriggio dagli agricoltori nelle campagne tra Carovigno e Brindisi, dove si è abbattuta la violenta grandinata, “che ha distrutto interi raccolti e danneggiato seriamente le coltivazioni arboree della zona”.

La Cia fa sapere che l’area colpita è estesa per circa 1200 ettari e ricade per la maggior parte nell’area della Riserva di Torre Guaceto. “Risultano completamente distrutti interi appezzamenti coltivati a pomodoro, a meloni, ad angurie, e a cereali e foraggere non ancora raccolti, per le quali il danno si aggirerebbe intorno al cento per cento. Oltre a queste colture, seriamente danneggiati, e in alcuni casi completamente distrutti dalla grandine, risultato interi oliveti e vigneti”, è il bilancio delineato dalla Cia di Brindisi.

La perturbazione di mercoledì pomeriggio sulla zona colpita-2Le perdite secondo l’associazione di categoria ammontano a milioni di euro. Forte è la preoccupazione “per le condizioni dei vigneti, della prima ortofrutta estiva e del grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigilia della raccolta. La Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi è impegnata a monitorare la situazione per verificare la possibilità di attivare le misure previste in caso di calamità nelle zone più colpite”.

Giannicola D’Amico, ha chiesto all’assessorato regionale l’attivazione degli uffici al fine di perimetrare le aree interessate, di verificare i danni e di attuare tutti i necessari provvedimenti del caso per una  immediata quantificazione delle perdite patite dalla aziende agricole con relativo risarcimento, “al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività, e chiede, inoltre, che siano messi subito a disposizione  fondi straordinari ed adeguati”.

La Cia sollecita “interventi istituzionali tempestivi ed efficaci ed è necessaria la convocazione della commissione consiliare regionale all’agricoltura al quale far partecipare anche le organizzazioni agricole per valutare tutte le azioni utili per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi. Si ribadisce, infine, la necessità di rivedere il sistema assicurativo di protezione delle colture, attualmente assolutamente penalizzante, tanto da non far trovare alcuna convenienza agli agricoltori ad assicurarsi”.

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