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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Compostaggio. "Francavilla non lo vuole, a Brindisi unirà lavoro e ambiente"

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luigi Vitali, da Francavilla Fontana lo ha detto in maniera dura e con tono di condanna. Brindisi Bene Comune, il movimento rappresentato nel consiglio comunale del capoluogo, con toni meno polemici ma altrettanto critici

BRINDISI – Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luigi Vitali, da Francavilla Fontana lo ha detto in maniera dura e con tono di condanna. Brindisi Bene Comune, il movimento rappresentato nel consiglio comunale del capoluogo, con toni meno polemici ma altrettanto critici: gli esorcismi di fronte ad un impianto di compostaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani sono cosa controproducente, strumentale, economicamente dannosa per un territorio. Quindi l’impianto che Francavilla Fontana non vuole, si faccia a Brindisi al posto di altri, quelli sì, di pesante impatto ambientale, e serva a dar lavoro e a raffreddare alcune criticità occupazionali.

Sono questi gli sviluppi politici, al momento, successivi alla decisione del commissario prefettizio Maria Rita Iaculli di ritirare la delibera che aveva adottato con i poteri del disciolto consiglio comunale di Francavilla Fontana per realizzare un impianto di compostaggio d’ambito nella zona industriale della città che sta amministrando da alcuni mesi dopo le dimissioni del sindaco Vincenzo Della Corte. Revoca determinata dalle pressioni dei candidati sindaco ma anche di un consigliere regionale come Euprepio Curto, che da una lato bocciavano la decisione (come il Pd locale), dall’altro chiedevano che a decidere fosse la nuova amministrazione comunale che nascerà dal voto del 25 maggio.

Luigi VitaliMa un intero territorio provinciale non può attendere la formazione della nuova giunta di Francavilla Fontana ed una sua eventuale, non prevedibile nell’esito, decisione per stoccare e trattare la parte più rilevante dei rifiuti urbani. Lo dice Vitali: "Grazie all'irresponsabile atteggiamento di alcuni esponenti politici locali ed ai soliti professionisti della mistificazione, Francavilla non sarà più sede di un impianto di compostaggio", accusa l’ex sottosegretario di Forza Italia.

“Il tempo dimostrerà il verso autolesionistico di questa scelta e consacrerà i nomi dei responsabili che, in quel momento probabilmente non avranno più alcun ruolo politico. Ma basta leggere la stampa per comprendere quale manovra si stia delineando. Carovigno Ostuni ed Erchie, che pure si erano candidate, per la ristrettezza dei tempi e l'assenza ad oggi di un sito idoneo all'impianto, non saranno scelte. E' facile immaginare – ha detto Luigi Vitali - che la situazione precipiterà nell'emergenza e probabilmente qualche generoso imprenditore brindisino si offrirà di salvare la patria".

Riccardo RossiC’è quindi la previsione della discesa in campo di un soggetto che si potrebbe identificare senza troppi sforzi nell’applicazione della logica, ovviamente secondo Vitali: "Morale: con l'astuta regia di qualche burattinaio e la partecipazione inconsapevole  di utili idioti, che non mancano mai, ancora una volta il territorio viene sacrificato agli interessi di pochi". Ma Brindisi Bene Comune, che chiede che l’impianto si faccia nella zona industriale del capoluogo, non parla a nome di alcun imprenditore, ma formula una proposta.

Tutti ormai sanno, dice una nota del movimento, “che una corretta gestione dei rifiuti, individuata dalla strategia Rifiuti Zero, che elimini il ricorso agli inceneritori e minimizzi i conferimenti nelle discariche necessita non solo di una raccolta differenziata spinta porta a porta, ma anche di impianti di trattamento di questi rifiuti. L’impianto di compostaggio previsto inizialmente a Francavilla è quindi un elemento essenziale per conseguire gli obiettivi della Strategia Rifiuti Zero. Con tale impianto è infatti possibile trattare la frazione organica dei rifiuti producendo un compost di alta qualità utilizzabile come ottimo fertilizzante in orticoltura, frutticoltura, vivaismo, dando impulso ad una agricoltura biologica rispettosa dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Il termodistruttore Asi di Brindisi“Preso atto del rifiuto di Francavilla di realizzare nel proprio territorio tale impianto chiediamo ufficialmente al sindaco Consales, anche in qualità di Presidente dell’Oga (organo di gestione d’ambito), l’organismo di governo provinciale per gli impianti di trattamento dei rifiuti, di individuare Brindisi come  sede per la realizzazione dell’impianto di compostaggio. Riteniamo – propone Brindisi Bene Comune - che questo impianto possa essere realizzato nel sito dell’Asi oggi occupato dalla piattaforma polifunzionale. Lo smantellamento di quell’impianto, assolutamente nocivo per la salute e non compatibile con una gestione corretta dei rifiuti, e la successiva realizzazione dell’impianto di compostaggio consentirebbe non solo l’avvio di un ciclo virtuoso nel trattamento dei rifiuti ma anche l’impiego dei lavoratori di Termomeccanica e parte di quelli dell’Edipower”.

E’ la ricaduta occupazione, e la riconversione di alcuni settori di lavoratori oggi nella morsa dell’incertezza, che Brindisi Bene Comune vuole coniugare ad una chiusura del ciclo dei rifiuti che non necessiti di termovalorizzatori. “Questo impianto quindi è importante per consentire sin da subito di individuare una soluzione per quei lavoratori che stanno pagando un prezzo altissimo alle scelte scellerate che si vorrebbero imporre al nostro territorio con gli inceneritori di Termomeccanica e con il progetto A2A Edipower di co-combustione di carbone e derivati dai rifiuti. Esistono soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti – conclude infatti il comunicato del movimento guidato da Riccardo Rossi - in grado di coniugare lavoro, ambiente e salute. Su questo presenteremo nei prossimi giorni un ordine del giorno da discutere nel  prossimo consiglio comunale”.

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