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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Cetma vittima di mala burocrazia, Emiliano a Gentiloni: “Fondi da sbloccare”

Il governatore della Puglia scrive al presidente del Consiglio dei ministri: “La Regione pronta ad anticipare i contributi. Situazione paradossale per colpa di vincoli burocratici, rischio collasso finanziario, dipendenti del centro ricerca senza stipendio”

BRINDISI – “Il Consorzio Cetma versa in condizioni disperate, non riesce più a garantire gli stipendi ai dipendenti, per colpa di una situazione paradossale determinata da vincoli burocratici: il Governo faccia la sua parte e sblocchi i fondi, la Regione è pronta ad attuare un fondo rotativo per anticipare le somme dovute dal Ministero”.

Michele EmilianoIl governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha scritto al presidente del Consiglio dei ministeri, Paolo Gentiloni, e alla titolare della Pubblica istruzione, Valera Fedeli, per chiedere un intervento urgente in grado di salvare il Cetma di Mesagne dal rischio di collasso a cui sembra destinato nel caso in cui non dovessero arrivare in tempi brevi i contributi relativi a progetti di ricerca conclusi negli anni passati.

Per quelli del Pon Rec 2007-2014 terminati nel 2015, il Cetma  ha sostenuto una spesa di circa diciotto milioni di euro, a tutt’oggi restano ancora da incassare oltre quattro milioni ai quali occorre sommare quelli maturati nel corso del 2016 e 2017 pari a sei milioni di euro a fronte di oltre otto milioni di spese.

“L’ovvia considerazione che nessuna azienda può sopportare un ritardo dei pagamenti di questa entità si rafforza se a subirne le conseguenze è un Centro di Ricerca che non ha fondi di dotazione pubblici”, ha sottolineato Emiliano nella missiva. “Il Cetma è un centro di ricerca e trasferimento tecnologico, nella forma del Consorzio pubblico-privato, fondato nel 1994 dall’Enea con l’obiettivo di favorire l’innovazione delle imprese nel Mezzogiorno. Rappresenta un sostegno operativo concreto, oserei dire indispensabile, per centinaia di piccole e medie imprese pugliesi”.

“L’estremo paradosso di questa vicenda è che, nonostante le fibrillazioni cui è sottoposto, il Cetma negli ultimi mesi è stato destinatario di numerose richieste da parte di aziende, ma ha dovuto rinunciare a decine di commesse perché non ha risorse umane sufficienti, causa innumerevoli licenziamenti, e non riesce a pagare le risorse umane che, nonostante non ricevano da mesi lo stipendio, continuano a presidiare il Consorzio”, ha ricordato il governatore della Puglia.

Emiliano ha comunica a Gentiloni e a Fedeli che “sin d’ora, data l’estrema urgenza e la condizione quasi terminale del Consorzio, qualora il Ministero non provveda a sbloccare ad horas i fondi, la Regione Puglia, nella consapevolezza che una realtà di sviluppo e innovazione per l’intera area del Mezzogiorno debba essere a tutelata, proverà a predisporre uno strumento finanziario, in ipotesi probabilmente un fondo rotativo, per anticipare le somme dovute dal Miur. L’eccezionalità dell’intervento porterà la Regione ad agire in tutte le sedi, e nei confronti di ogni responsabile di questa storia di mala burocrazia, per il recupero delle somme anticipate”.

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