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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Intervento/ Ingegneria aerospaziale:serve integrazione, non frammentazione

Nei giorni scorsi il consigliere regionale Michele Mazzarano ha sollecitato l'Università e il Politecnico di Bari a valutare la possibilità di istituire presso il polo universitario di Taranto il corso di laurea in Ingegneria aerospaziale. Sollecitato di un commento il rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, ha risposto che ci stavano già pensando

Nei giorni scorsi il consigliere regionale Michele Mazzarano ha sollecitato l'Università e il Politecnico di Bari a valutare la possibilità di istituire presso il polo universitario di Taranto il corso di laurea in Ingegneria aerospaziale. Sollecitato di un commento il rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, ha risposto che ci stavano già pensando.
Una ipotesi che viene collegata al progetto della Regione Puglia e della società "Aeroporti di Puglia", illustrato nelle scorse settimane, di fare dell’aeroporto di Grottaglie un centro specializzato per lo sviluppo e i test di collaudo delle più avanzate soluzioni tecnologiche a sostegno dell’industria italiana dell’aerospazio. Progetto alla cui manifestazione di presentazione dello scorso 14 aprile ho partecipato, avendo la possibilità cogliere in tale occasione tutto il valore di una sfida ambiziosa e straordinaria che va sostenuta con grande convinzione dall'intera comunità pugliese.

Salvatore Tomaselli e Pierluigi BersaniEd é assolutamente indubbio che uno dei pilastri su cui costruire la possibilità di successo di tale progetto é collegarlo ad una adeguata e qualificata offerta formativa, sia universitaria che tecnica. E qui va ricordato che a Brindisi questa scelta (e i conseguenti investimenti) é stata compiuta già da circa dieci anni, realizzando, con l'università del Salento e con alcuni istituti tecnici proprio un punto di offerta formativa integrata con l'industria aerospaziale: lo si é fatto dapprima con il corso di laurea triennale in ingegneria e poi con la specialistica in "aerospaziale" allocato presso la Cittadella della Ricerca tra Brindisi e Mesagne e, poi, ancora con l'Istituto tecnico superiore a Francavilla Fontana. Sono oramai molte centinaia gli studenti che frequentano tali corsi e già circa 40 i laureati che hanno trovato tutti immediatamente una collocazione nel mondo del lavoro.
 

Mazzarano e il rettore Di Sciascio conoscono tale realtà? Spero di no, altrimenti saremmo di fronte all'ennesimo caso di un localismo del tutto ingiustificato sia per la fase che sta vivendo il nostro Paese sia per la serietà di un processo di integrazione tra industria, ricerca, formazione che merita di essere consolidato guardando ai singoli punti di eccellenza, evitando non solo mortificanti duplicazioni e "concorrenza" tra territori a poche decine di chilometri, ma scongiurando, altresì, sprechi di risorse pubbliche che in questa fase l'intero Paese non può più permettersi.

Studenti di Unisalento in Cittadella della Ricerca. Ma non si parla più di UnibaPenso che tocchi a chiunque abbia responsabilità pubbliche contribuire a costruire un Paese migliore, a cominciare proprio dalla valorizzazione piena di tutte le sue potenzialità: in questo caso, volgiamo l'impegno comune a consolidare una grande infrastruttura industriale quale é divenuta l'area attorno all'aeroporto di Grottaglie; consolidiamo la positiva esperienza del Distretto tecnologico dell'aerospazio; rafforziamo la feconda sinergia tra i vari atenei pugliesi e, in tale ambito, la pluralità di offerte formative e tra queste ciò che a Brindisi esiste da dieci anni; sosteniamo le strategie positive promosse dalla Regione e dalla società Aeroporti di Puglia.
Insomma, su un grande tema che tiene insieme innovazione, ricerca e industria e su cui ci guardano l'Italia intera e la comunità internazionale, costruiamo integrazione e non frammentazione

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