
Jindal: risolta la vertenza sugli addetti alle pulizie. "Nessuno verrà licenziato"
Posto di lavoro salvo per i 12 addetti alle pulizie dello stabilimento brindisino di Jindal Film's (ex Exxon Mobil). La fumata bianca è arrivata al termine di un vertice svoltosi stamani in prefettura fra la multinazionale indiana, la cooperativa subentrata nell'appalto per il servizio di pulizia, l'Omnia, la ditta uscente, la Lucente, e le organizzazioni sindacali
BRINDISI – Posto di lavoro salvo per i 12 addetti alle pulizie dello stabilimento brindisino di Jindal Film’s (ex Exxon Mobil). La fumata bianca è arrivata al termine di un vertice svoltosi stamani in prefettura fra la multinazionale indiana, la cooperativa subentrata nell’appalto per il servizio di pulizia, l’Omnia, la ditta uscente, la Lucente, e le organizzazioni sindacali.
In cambio della garanzia che nessuno di essi verrà licenziato, i lavoratori hanno accettato una riduzione dell’orario di lavoro pari al 30%. A comunicare i dettagli dell’intesa è il segretario provinciale del sindacato Cobas, Roberto Aprile, in una nota stampa. Già a partire da giovedì, 8 maggio, tutti e 12 i dipendenti torneranno in fabbrica.
“Otto lavoratori – scrive Roberto Aprile - passeranno da 40 ore a 27; un lavoratore da 30 a 24; una lavoratrice da 20 a 16; una lavoratrice da 18 a 14; una lavoratrice mantiene 12 ore”. Omnia, che già garantisce il servizio di facchinaggio nello stabilimento di via Enrico Fermi, sarà inoltre libera di impiegare i lavoratori per monte orario superiore a quello per cui sono stati assunti.
Si chiude dunque in maniera positiva una “vertenza lunga e difficile – si legge nel comunicato dei Cobas – in cui non era possibile concedere la possibilità di un solo licenziamento”. Ma la scelta di Jindal di ridurre la spesa destinata alle attività di pulizia civili e industriali, a detta dei Cobas, è “completamente sbagliata”.
“Le attività di pulizie,soprattutto dei macchinari di produzione, in uno stabilimento che produce film plastici per alimenti – scrive Roberto Aprile - secondo noi sono incomprimibili. Al primo posto delle nostre attività sindacali, già a partire dai prossimi giorni, metteremo il rispetto delle leggi sulla sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori . Non vorremmo – conclude il segretario provinciale dei Cobas - che il taglio delle spese sulla manutenzione si trasformi in un attacco alle condizioni di lavoro”.