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Economia Erchie

Impianto di compostaggio, il Tar ridà via libera ai lavori

Annullata in via cautelare l'ordinanza contingibile e urgente del sindaco di Erchie, su ricorso della società Heracle

ERCHIE – Nuova bocciatura da parte dei giudici amministrativi, di un atto del Comune di Erchie teso a bloccare il cantiere dove si sta realizzando un impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti soldi urbani. Il lavori possono pertanto proseguire. Lo ha stabilito la seconda sezione del Tar di Lecce (presidente Eleonora Di Santo) che con ordinanza pubblicata questa mattina ha accolto il ricorso cautelare proposto dalla società veneta Heracle, difesa dall’avvocato Luigi Quinto, avverso il provvedimento urgente con il quale il sindaco del Comune di Erchie aveva disposto la sospensione dei lavori per presunte irregolarità dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Brindisi.

Nel corso dell’udienza innanzi al Tar, svoltasi nella giornata di ieri, l’avvocato Quinto ha dimostrato come non ricorrano i presupposti per l’adozione dello strumento eccezionale dell’ordinanza contingibile ed urgente da parte del sindaco poiché l’autorizzazione risale al 2015 ed i lavori non saranno ultimati prima del febbraio del 2020. Il Tar ha condiviso la tesi della società veneta rilevando che “il ricorso da parte del sindaco allo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente sembra avvenuto al di fuori dei rigidi presupposti richiesti con riferimento a siffatto strumento decisionale di carattere extra ordinem”.

Il giudice amministrativo ha aggiunto che vi sono gli strumenti ordinari di tipo amministrativo e giurisdizionale per far valere eventuali vizi del provvedimento, precisando però che vi è “il limite delle situazioni ormai eventualmente cristallizzate da atti inoppugnabili”, come è l’autorizzazione rilasciata nel 2015. Si tratta del secondo intervento del giudice amministrativo sulla vicenda dell’impianto di compostaggio nel Comune di Erchie. Il Comune aveva già provato a bloccare l’impianto nel 2016 dichiarando la decadenza dell’autorizzazione. Anche quel provvedimento era stato impugnato da Heracle che ne aveva ottenuto l’annullamento dal Tar di Lecce e dal Consiglio di Stato perché giudicato illegittimo.

I lavori di costruzione dell’impianto avranno una durata complessiva di 15 mesi e richiederanno l’impiego di una forza lavoro di circa 100 unità tra operai comuni ed operai specializzati, per poi ridursi a 20 unità per la fase di gestione a regime. L’impianto è autorizzato per trattare 80.000 tonnellate all’anno di rifiuto organico, e contribuirà ad alleviare la grave emergenza impiantistica che si registra da anni in provincia di Brindisi, dove i Comuni e quindi i cittadini contribuenti sono costretti a sopportare i maggiori oneri dovuti all’utilizzo di impianti privati di altre territori. L’impianto di Erchie produrrà energia elettrica in via esclusiva per l’autoconsumo, così evitando nuove emissioni di CO2.

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