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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

"Eccessivo il credito di Emiliano ad Eni. Il 20 venga a Brindisi per lo sciopero"

Non sono piaciuti alla Cgil di Brindisi i commenti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla vicenda delle trattative per la cessione del pacchetto di maggioranza di Versalis, la società che controlla tutto il comparto della chimica di Eni

BRINDISI – Non sono piaciuti alla Cgil di Brindisi i commenti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla vicenda delle trattative per la cessione del pacchetto di maggioranza di Versalis, la società che controlla tutto il comparto della chimica di Eni. “Dalle istituzioni ed in particolare dal presidente della Regione ci saremmo aspettati una presa di posizione immediata, forte e chiara sulla vertenza e soprattutto un atteggiamento perlomeno cauto sulle dichiarazioni di Eni ricevute in sede ministeriale che secondo noi non rassicurano nessuno, anzi!”, dicono la segretaria generale Michela Almiento e il segretario della Filctem, Salvatore Viva.

Michele Emiliano-7E sarà questo uno dei temi, anche delle manifestazioni che si svolgeranno a Brindisi mercoledì 20 gennaio in concomitanza con lo sciopero nazionale del settore proclamato dai sindacati confederali e da quelli dei lavoratori chimici, contro la cessione di Versalis. A Brindisi le iniziative, alle quali sarà presente il segretario nazionale della Filctem Cgil  Emilio Miceli, oltre  al presidio vicino allo stabilimento, si terrà anche un sit-in con i lavoratori diretti ed indiretti  davanti alla Prefettura. “Chiederemo – annunciano Michela Almiento e Salvatore Viva - di essere ricevuti dal prefetto con una delegazione formata dai livelli confederali, dalle nostre categorie dell’Industria, dalle Rsu aziendali e dallo stesso Miceli”.

“Auspichiamo che in tale incontro si possano coinvolgere i diversi livelli istituzionali – è la richiesta al prefetto Annunziato Vardè, da poco insediato -, in particolar modo il presidente Emiliano perché possa ascoltare da parte sindacale che le rassicurazioni verbali del management di Eni Versalis riguardo al polo brindisino non bastano se, di contro, negli ultimi piani industriali di Eni riguardo al nostro stabilimento si è parlato di investimenti esclusivamente per le attività di manutenzione dell’ultima fermata, che non sono state risolutive neanche del problema delle frequenti emissioni in torcia”.

Il segretario provinciale della Cgil, Michela AlmientoInoltre, ad appesantire le preoccupazioni dei sindacati sia per la cessione di Versalis sia per le prospettive dello stabilimento petrolchimico, è l’assenza di “programmi industriali  di  prospettiva, verso la chimica verde e lo sviluppo della filiera, così come Versalis non ha mai voluto sottoscrivere, a Brindisi e per la Puglia, un patto sul sistema degli appalti come ha fatto in Basilicata”, denunciano la Almiento e Viva. E invitano e sfidano Emiliano a cambiare passo sulle prospettive della chimica a Brindisi.

“Se la nostra Regione ha ‘sborsato un sacco di soldi per Versalis’ come afferma il governatore, allora è il momento di far sottoscrivere impegni affinchè le operazioni finanziarie che l’azienda vuole compiere non finiscano per l’essere solo un modo per portare utili ai soci, compreso il governo, ma che servano per concretizzare i  programmi già dichiarati in varie parti d’Italia e per il nuovo che ci aspettiamo a Brindisi, oggi, non domani quando lo stabilimento non sarà più competitivo e rischiamo di ritrovarci con centinaia di disoccupati in più e con l’ennesima cattedrale nel deserto”.

Emiliano Giannoccaro (dx), Salvatore Viva e altri lavoratoriIn un nostro recente articolo, e in un intervento che abbiamo ospitato, che alleghiamo a questo articolo, abbiamo lanciato la proposta che Michele Emiliano venga a Brindisi per affrontare il tema con i sindacati, i lavoratori e le istituzioni locali, assieme a quello delle bonifiche ambientali che riguardano soprattutto Eni e il petrolchimico, e la politica locale è stata a sua volta invitata a confrontarsi con il governatore non solo su Tap e decarbonizzazione, ma sulle nuove politiche industriali in questo territorio. Certamente la vertenza Versalis può essere un punto di partenza.

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