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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Dopo 30 anni ok alla Pavoncelli bis

BARI - E’ stato sottoscritto oggi a Bari, alla presenza dell’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, anche in qualità di presidente del comitato tecnico a supporto delle attività del Commissario delegato, il contratto con l’impresa aggiudicataria per i lavori di realizzazione della galleria “Pavoncelli bis”, alternativa alla galleria Pavoncelli dell’Acquedotto Sele – Calore.

BARI - E’ stato sottoscritto oggi a Bari, alla presenza dell’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, anche in qualità di presidente del comitato tecnico a supporto delle attività del Commissario delegato, il contratto con l’impresa aggiudicataria per i lavori di realizzazione della galleria “Pavoncelli bis”, alternativa alla galleria Pavoncelli dell’Acquedotto Sele – Calore.

L’intervento consiste nella realizzazione di una galleria di by-pass dell’esistente galleria Pavoncelli sita tra Caposele e Conza della Campania, che trasferisce dalla Campania alla Puglia circa 4,5 metri cubi di acqua al secondo (oltre un quarto della dotazione idropotabile della Puglia) consentendo, senza alternative, l’approvvigionamento idrico di circa un milione e mezzo di abitanti pugliesi.

"Stiamo sottoscrivendo stamattina il contratto per la realizzazione di un'opera in grado di garantire senza problemi il trasporto dell'acqua dalla Campania e distribuirla a più di un milione e 400 mila cittadini pugliesi. Da un lato celebriamo dunque la giustizia e la libertà per i cittadini pugliesi ma dall'altro non possiamo dimenticare che ci sono voluti oltre 30 anni per avviare un'opera pubblica necessaria come la galleria Pavoncelli bis", ha detto Amati.

"Oggi  sono felice di partecipare ad un momento storico di superamento di una serie di problemi che si accumulano da anni ed un momento importante della vita amministrativa pugliese ma contemporaneamente mi vergogno un po' perché non è possibile che siano necessari 30 anni  di rocambolesche vicende giudiziarie culminate in una richiesta di giustizia al giudice penale, per riuscire a sbloccare l'iter di realizzazione di  un'opera attraverso la quale passa il benessere, la libertà e la giustizia dei cittadini che hanno diritto all'acqua", ha proseguito l'assessore alle Opere pubbliche.

Amati ha ricordato che "avevo nove anni quando ci fu il terremoto del novembre del 1980 ed allora non avrei mai pensato che dopo 30 anni mi sarei occupato delle sue conseguenze e di dover oggi pronunciare parole di commento a ciò che rappresenta un atto di emancipazione dalle ingiustizie e dallo sperpero". Poi i ringraziamenti ai protagonisti del rilancio dell'opera.

"Per l'atto che sottoscriviamo stamattina devo ringraziare il Commissario straordinario per la realizzazione della Pavoncelli, ingegner  Roberto Sabatelli, che con la sua struttura tecnica ha saputo fare della Pavoncelli una ragione di vita, il Comitato tecnico a supporto delle attività del Commissario, l'ex capo Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso e l'attuale capo Cipartimento Franco Gabrielli, entrambi - ha detto Amati - parte importante di questo processo, i mezzi di informazione e l'impresa a cui rivolgo un appello affinché  rispetti il cronoprogramma dei lavori".

Un saluto anche alla regione fornitrice dell'acqua: "Infine, per tranquillizzare i fratelli della Regione Campania, vorrei ribadire che con la realizzazione di quest'opera non prenderemo un litro in più d'acqua, semplicemente garantiremo il flusso idraulico, possibilmente in continuità, senza rischiare il crollo della Pavoncelli, signora ormai acciaccata e con evidenti segni di dissesto".

Nel corso della cerimonia di sottoscrizione, il Commissario straordinario per l'emergenza, ingegner Roberto Sabatelli, ha spiegato che "la struttura spera di restringere i tempi di validazione del progetto e nel giro di tre mesi consegnare i lavori e aprire ufficialmente i cantieri. “Questi ultimi - ha detto - porteranno un vantaggio in termini di sicurezza dell'approvvigionamento idrico della Puglia ed in termini economici poiché creerà numerosi posti di lavoro".

Storia della Pavoncelli

La galleria Pavoncelli, realizzata agli inizi del ‘900 in muratura e calcestruzzo non armato e lunga circa 12 chilometri, è il primo tratto dell’Acquedotto Pugliese (Aqp) e raccoglie le acque della sorgente Sanità da Caposele e, dal 1960, delle sorgenti del Calore, da Cassano Irpino. Dopo il terremoto del 1980, la galleria Pavoncelli subì danni notevoli (ma le condizioni geotecniche dei terreni attraversati sono tali che già dagli anni ’30 si sono verificate lesioni) per la cui riparazione fu drasticamente ridotta l’erogazione idrica per circa quattro mesi, con notevoli disagi per la popolazione.

A seguito del sisma la portata si ridusse da 6,5 mc/sec a meno di 4,5 mc/sec, e gli interventi di consolidamento non furono risolutivi in quanto continuano a tutt’oggi a verificarsi nuovi cedimenti. Si decise, quindi, di realizzare una nuova galleria di valico, la galleria Pavoncelli bis, che avrebbe garantito l’approvvigionamento idrico durante i lavori di manutenzione della prima galleria. L’Acquedotto Pugliese, nell’ambito del secondo piano di attuazione del programma triennale di sviluppo del Mezzogiorno 1988-’90 avviò, previa gara di evidenza pubblica, il primo appalto dei lavori di realizzazione della Galleria Pavoncelli bis.

Le problematiche idrogeologiche riscontrate nel corso dei lavori indussero il sindaco di Caposele pro tempore ad emettere ordinanza di sospensione dei lavori, anche a seguito di una istanza in tal senso dell'assessore alle Acque ed Acquedotti della Regione Campania. Nonostante il perfezionamento dell’iter autorizzativo delle opere con un provvedimento del Ministero dei lavori pubblici dell'1 agosto 1997, acquisita l’intesa favorevole della Regione Campania,  a causa di controversia insorta nel corso dei lavori, l'Acquedotto Pugliese addivenne alla rescissione del contratto e al riappalto degli stessi nel 1993 ad altra impresa, con la quale si instaurò un nuovo contenzioso, sfociato anch’esso nella rescissione del rapporto nel corso del 1997.

Con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 1998 venne incaricato del riavvio dell’iter attuativo, all’epoca bloccato, il Commissario straordinario, nominato ai sensi dell’art.13 della legge 135/1997 che, chiuso in parallelo il contenzioso sussistente, ritenne di affidare al Provveditorato alle Opere pubbliche della Campania, ai fini del riappalto, lo stralcio, dall’originario progetto esecutivo, delle opere di completamento ancora da realizzarsi.

I lavori però non furono mai affidati visto che il 2 agosto 2007 il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, a seguito dei ricorsi presentati dall’Ente Parco dei Monti Picentini e dall’Alto Calore Irpino, annullò gli atti. La controversia continuò, fino alla sentenza definitiva della Cassazione che ratificò quella del Tsap, nonostante la Commissione Europea avesse archiviato il procedimento di infrazione comunitaria avviato su esposto dell’Ente Parco dei Monti Picentini.

Perdurante lo stallo del procedimento, il Consiglio dei Ministri dichiarò, con Dpcm del 6 novembre 2009, lo stato di emergenza per la vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli, permettendo di bandire una nuova gara di appalto. La realizzazione della Pavoncelli bis, alternativa funzionale alla Pavoncelli, fu  individuata quale emergenziale in quanto un crollo pur parziale dell’attuale galleria, oggi in avanzato stato di degrado sia per le caratteristiche costruttive che per l’impossibilità di massicci interventi di manutenzione, attesa l’impossibilità di interrompere i flussi idrici per periodi superiori alle 48/72 ore, avrebbe ripercussioni gravissime sulla possibilità di fornire acqua potabile alle popolazioni interessate, come già verificatosi in occasione del sisma del 1980.

Tale circostanza appare quanto mai degna di attenzione se si considera l’elevata vulnerabilità sismica della galleria esistente in relazione alla alta sismicità della zona ed agli stimati periodi di ritorno di forti eventi sismici quale quello già occorso. Le funzioni di Commissario delegato per far fronte allo stato di emergenza nel territorio delle Regioni Campania e Puglia in relazione alla vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli sono state conferite a Roberto Sabatelli.

Tra i compiti affidati al Commissario Delegato rientrano quelli di provvedere all'approvazione della progettazione delle opere di completamento della Galleria Pavoncelli Bis, all'appalto dei lavori ed all'esecuzione degli stessi . A tale scopo, gli è stata conferita la funzione di stazione appaltante sino al collaudo delle opere e al trasferimento delle stesse all'Ente gestore.

La procedura di pubblico incanto, per l'affidamento del completamento e revisione della progettazione esecutiva e per l'esecuzione delle opere di completamento, si è conclusa con l’aggiudicazione definitiva in favore dell'Ati costituita dall’impresa Vianini Lavori Spa - capogruppo mandataria, dall’impresa Ghella SpA e dall’impresa Antonio & Raffaele Giuzio Srl.

Fino ad oggi sono stati tre gli appalti espletati a partire dagli anni 90’ (impresa Cogefar negli anni 90’, Pontello nel 93’ e Condotte nel 2006) che hanno visto la realizzazione di soli 2,5 km di galleria sui 10 previsti a fronte degli oltre 40 milioni di euro spesi per i contenziosi insorti piuttosto che per la realizzazione degli interventi sono il testimone di un iter attuativo difficile che oggi con la stipula del contratto per i lavori di completamento aggiudicati all’AtiVianini capogruppo, trova nuovo impulso.

Particolarmente significativo in tale contesto è il lodo arbitrale promosso dall’Ati Condotte aggiudicataria dell’ultimo appalto bloccato da una sentenza del Tsap. Solo la ferma opposizione presso le competenti sedi giudiziarie promossa dalla Regione e dal Commissario delegato ha evitato, grazie all’ottenimento in Corte d’Appello di una sospensiva, che l’iniquo riconoscimento di oltre 38 milioni di euro all’Ati Condotte determinasse di fatto il definitivo stop per carenza di fondi alla realizzazione dell’opera.

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