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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Al Sumaré di Tenute Rubino la Corona della Guida Vinibuoni d’Italia 2015

Non poteva esserci migliore esordio per il metodo classico di Tenute Rubino, l'azienda brindisina che sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni sta realizzando un percorso innovativo e di successo, premiato dalla Guida Vinibuoni d'Italia.

Non poteva esserci migliore esordio per il metodo classico di Tenute Rubino, l'azienda brindisina che sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni sta realizzando un percorso innovativo e di successo. La Guida Vinibuoni d’Italia, edita dal Touring Club e dedicata ai vini prodotti con i vitigni autoctoni del Belpaese, ha infatti assegnato nella sezione “Perlage Italia” la Corona, il massimo riconoscimento attribuito ai vini d’eccellenza, al primo millesimo del Sumaré di Tenute Rubino, nato da una permanenza su lieviti autoctoni per dodici mesi. Le sue caratteristiche principali sono la vibrante acidità e la grande complessità aromatica che si esprimono nel calice con un patrimonio olfattivo di grande finezza ed eleganza.

Questo riconoscimento arriva a conferma del valore enologico raggiunto dal Salento anche nella produzione dei vini spumante, che trova nel progetto Susumaniello di Tenute Rubino una coerente espressione. Infatti, oltre al Sumaré, l'azienda di Luigi Rubino produce altre due grandi bottiglie d'eccellenza enologica: il Torre Testa, pluridecorato Susumaniello in purezza, e l’Oltremé, che sta aprendo a questo vitigno un percorso di vero successo. Il Susumaniello è una varietà pregiata, diffusa soprattutto nell’areale brindisino, ricca di zuccheri e di antociani e con un calibrato tenore di acidità totale.

Una bottiglia di Sumarè-2Generalmente, la maturazione di questa varietà è più tardiva, ma cambiando le epoca di raccolta, il Susumaniello dimostra la sua grande versatilità: i grappoli più precoci, raccolti nella prima decade di settembre, sono destinati alla produzioni di grandi metodo classico come il Sumaré, mentre con un appassimento controllato di 2/3 settimane nascono grandi vini di invecchiamento come il Torre Testa, dove complessità ed eleganza trovano una sintesi quasi perfetta; da una vinificazione più breve, invece, nascono vini di pronta beva dai piacevoli richiami fruttati come l’Oltremé.

"Questo riconoscimento - spiega Luigi Rubino, titolare dell'azienda – dà forza al nostro progetto dedicato al metodo classico da uve di Susumaniello. Abbiamo dimostrato che, con pazienza e sperimentazione, anche nel Salento possono nascere vini moderni e seducenti che non tradiscono il passato di una viticoltura che ha costruito la sua grandezza sui vitigni autoctoni e il Susumaniello, in questo senso, ne è l'esempio più valido".

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