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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Il sindaco e la torcia: "Più utile verificare gli impegni Eni"

Oggi anche una nota di altri quattro sindacati dei lavoratori chimici sulla diffida di Rossi a Versalis

BRINDISI - Anche le altre sigle sindacali dei lavoratori chimici oggi hanno commentanto, come la Filctem Cgil, la decisione della giunta Rossi di diffidare Eni Versalis per le frequenti accensioni della torcia dell'impianto di cracking. In un lungo documento, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl Chimici e Cisal Chimici entrano nel merito della questione, dichiarano l'attenzione dei sindacati chimici verso la qualità dell'ambiente a Brindisi, parlano di una netta riduzione dell'impatto ambientale delle attività del petrolchimico sulla città, dell'irrilevante apporto inquinante dovuto all'accenzione delle torce, e invitano il sindaco ad operare unitamente ai sindacati e alle parti datoriali per verificare l'attuazione del programma di investimenti annunciati da Eni a Brindisi. ma ammettono che nell'ultima accenzione della torcia del cracking qualcosa nel sistema di controllo remoto non ha funzionato come avrebbe dovuto. Di seguito, il testo integrale del documento.

“Non siamo mica un Paese del Terzo Mondo !” . Con questa affermazione termina la tanto pubblicizzata ed attesa conferenza stampa sulla situazione ambientale di Brindisi, divenuta di fatto la presentazione della diffida a Versalis, tenutasi nei giorni scorsi dal sindaco ing. Riccardo Rossi. Condividiamo quest’ultima esternazione, primo per rispetto per le popolazioni di aree più svantaggiate del mondo, secondo per il grandissimo rispetto per chi lavora e vive questa realtà territoriale. Però, intendiamo dare una accezione ben diversa da quella che ci è apparsa essere data dal sindaco, quella che forse è il caso, per non continuare a fare meschine figure, di affidarsi a tecnici ed esperti in materia.

Ebbene ci appare alquanto incomprensibile ascoltare dall’Ingegnere Riccardo Rossi l’affermazione “…Non riesco a comprendere da questa analisi dettagliata cosa successo…” quando si riferisce a ciò che è stato dichiarato dal report tecnico, che su esplicita richiesta del Comune, Siemens e Versalis in data 3 ottobre 2018 hanno prontamente inviato. Inoltre, dal momento che le scriventi segreterie territoriali, in uno alle rappresentanze unitarie dei lavoratori, rappresentano proprio i lavoratori dello stabilimento petrolchimico, non accettiamo assolutamente dal sindaco accuse, dubbi e pretese relative all’attività svolta dall’operatore impegnato ad evitare che accadesse quanto nessuno avrebbe voluto.

Torcia in funzione al petrolchimico

L’incidente dietro l’ultima accensione

Che la natura dell’evento non fosse ammissibile, ne condividiamo l’aspetto, e soprattutto restiamo perplessi sulla modalità della gestione del cambio macchina che lo ha determinato. Il fatto che la procedura a distanza, in remoto, attivata da Siemens, e non da Versalis o da un operatore di impianto, non abbia avuto l’esito desiderato, deve essere considerato quale elemento di imprevedibilità o comunque di accidentalità, vista la natura dell’operazione in essere. Siamo tuttavia convinti che su questo sicuramente ci sia da lavorare per migliorarne la metodica.

La presenza sia di Arpa che di Ispra in stabilimento, ha fatto sì che si constatasse immediatamente quanto avvenuto, sfatando ogni eventuale possibile dubbio su quanto appunto accade dentro lo stabilimento in quei momenti durante le emergenze. Difatti nel verbale di sopralluogo e costatazione sono stati rilevati la situazione reale e le azioni poste in essere con tempestività e professionalità da tutto il personale presente.

La torcia di emergenza del cracker a Torre Cavallo il 9 gennaio-2

Il sindacato è attento alla qualità dell’aria

Di certo per quanto attiene alla dichiarata mancata prescrizione Aia relativamente all’uso smokeless della torcia, così come dichiarato nel Rapporto su gli effetti sulla qualità dell’aria, bisogna evidentemente ricordare a tutti che non esiste innesco senza sviluppo di fumo, che l’attuale sistema di abbattimento con vapore (migliore tecnologia esistente per torce petrolifere) funziona correttamente, ma per mere questioni di chimica e fisica gli effetti avvengono alcuni istanti successivi all’attivazione.

Certo sulle eventuali emissioni derivanti dall’accensione e gli effetti di eventuale alterazione della qualità dell’aria anche noi siamo preoccupati ed attenti affinché non avvengano. Non abbiamo le competenze né ci ergiamo a esimi tecnici per confutare quanto l’attuale stringente norma ambientale prevede, restiamo attenti sulla bioaccumulabilità dei vari inquinanti e per questo da continue verifiche sul sito di Arpa Puglia, nella sezione Monitoraggio dell’Aria, possiamo constatare che la zona industriale, a differenza di quanto si possa pensare, è certamente meno impattata per presenza di benzene, anche nelle giornate di accensione della torcia, non ultima quella del 18 settembre, rispetto ad altre zone della Città a maggiore densità di traffico, vedi i dati rilevati dalle centraline Sisri e via dei Mille.

Tra l’altro, è proprio di questi giorni la pubblicazione del rapporto ICity Rate 2018 realizzato da Fpa che pone Brindisi al 100° posto sui 107 Comuni di Italia nella classifica delle città Smart, ma lo stesso rapporto evidenzia che Brindisi è al 4° posto nella sottoclassifica “Qualità dell’aria e dell’acqua”. Quindi a nostro avviso, ci vorrebbe più cautela da parte di chi oggi ricopre incarichi Istituzionali, ed evitare di diffondere allarmismi senza evidenza scientifica che potrebbero rasentare responsabilità oggettive.

Torcia petrolchimico in azione - Pomeriggio 8 aprile 2014_4-2

La nuova torcia ground flare

Inoltre, già in diverse occasioni, ma soprattutto proprio lo scorso 18 settembre, Versalis ha annunciato all’amministrazione, la prossima realizzazione del nuovo sistema di torcia ground flare (torcia a terra), con le ultimissime tecnologie presenti che eliminerà quasi definitivamente l’effetto visivo qualora dovesse essere attivata. Realizzazione lungamente richiesta dalle rappresentanze sindacali.

L’iter autorizzativo è stato avviato, e di questo il Sindaco Rossi ne è ben a conoscenza, con la previsione di avvio delle attività di cantiere nel 2019, sempre che non vi siano ulteriori rallentamenti autorizzativi e per i quali sollecitiamo ed invitiamo il Sindaco ad attivarsi anch’Egli in tal senso, visto i segnali che ci giungono dalla Regione.

Abbiamo sempre preteso maggiore attenzione e sempre più investimenti di tutela ambientale a Versalis ed alle altre aziende del Petrolchimico e dell’intero sistema industriale e continueremo a farlo utilizzando tutti i dati ufficiali a garanzia dei nostri lavoratori e della nostra città. Stessa attenzione pretendiamo da Tutti senza alcun comportamento difforme rispetto a soggetti differenti (traffico, traffico marittimo, medi o piccoli insediamenti industriali, ecc.).

Eccessivo ci appare l’atto di diffida avanzato dal Comune di Brindisi, per il mancato funzionamento smokeless della torcia in fase di prima accensione e per il rilievo di Benzene dalla centralina di monitoraggio Sisri, ben al di sotto della soglia limite e per una durata ridottissima di tempo, così come dichiarato alla stampa dal sindaco.

Il tutto rientrante nelle prescrizioni previste dall’Aia in vigore. Per quanto ci riguarda riteniamo che, piuttosto che la diffida, sia più utile accelerare la creazione del comitato tecnico paritetico per il monitoraggio delle iniziative che l’azienda ha e avrà in programma per il continuo miglioramento degli impatti ambientali, iniziativa condivisa tra Comune e Versalis in occasione dell’incontro avvenuto in comune il 18 settembre scorso.

Il petrolchimico-3

Più utile verificare gli impegni dell’azienda

Il sindacato su iniziative volte alla trasparenza di rapporti ed alla condivisione di progetti utili alla occupazione, alla salute ed all’ambiente fa e farà sempre la sua parte. Per finire, Rappresentanti e Lavoratori del Petrolchimico, iniziano a stancarsi di dover essere considerati come gli appestatori di Brindisi. Coloro i quali non hanno a cuore la loro salute e quella delle loro famiglie. Coloro che operano senza rispettare norme e leggi.

Coloro di cui, oggi, il primo cittadino dichiara nomi mette in dubbio la capacità professionale, la diligenza operativa e addirittura l’effettiva presenza sul posto di lavoro, mettendo seriamente in pericolo l’incolumità di questi dipendenti gettandoli in pasto ad una opinione pubblica, oggetto di manipolazioni mediatiche, per puro tornaconto elettorale.

Crediamo sia davvero troppo! I dipendenti dello stabilimento del petrolchimico si sono sempre distinti per grande professionalità ed insieme alle organizzazioni sindacali tutte, hanno reso lo stabilimento uno dei più efficienti e sicuri del panorama nazionale. Hanno sempre preteso la maggior tutela possibile per loro e per il territorio circostante costringendo le aziende ad investire quotidianamente in salute sicurezza ed ambiente. Forse dovremmo partire proprio da qui per operare congiuntamente, evitando di demonizzare un intero sistema, per far risalire alla nostra città le altre classifiche che purtroppo ci vedono in coda.

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