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Brindisi-Isole Ionie: ci sarà anche nave di un armatore greco

Con una iniziativa della compagnia greca European Seaways e dell'agenzia brindisina Mediterraneo diventano due i traghetti che la prossima estate rilanceranno i collegamenti tra il porto di Brindisi, Corfù, Cefalonia e Zante

BRINDISI – Con una iniziativa della compagnia greca European Seaways e dell’agenzia brindisina Mediterraneo diventano due i traghetti che la prossima estate rilanceranno i collegamenti tra il porto di Brindisi, Corfù, Cefalonia e Zante. Oltre alla già annunciata Red Star I dell’agenzia SeaMed di Brindisi, è stata ufficializzata l’entrata in linea, da maggio, del traghetto Prins Joachim che l’armatore ellenico Arkoumanis ha acquisito dalla società Scandlines, attualmente in servizio tra il porto tedesco di Rostock e quello danese di Gedser.

La Prins Joachim, battente bandiera tedesca, è stata varata nel 1980 in un cantiere danese, ha una velocità di punta di 21 nodi e può trasportare 977 passeggeri. Lungo 152 metri, il nuovo traghetto ha una capacità di carico veicoli e trailer di 700 metri lineari. Secondo la programmazione della compagnia ellenica, la nave collegherà Brindisi a Igoumenitsa per l’intero anno, ma nei mesi di luglio e agosto effettuerà il collegamento con Corfù, Cefalonia e Zante.

L’annuncio è stato fatto dalla famiglia Arkoumanis all’ultima Borsa del Turismo di Napoli, e trova conferma presso l’agenzia raccomandataria brindisina Mediterraneo. La European Seaways inoltre annuncia il ritorno anche sulla linea tra Brindisi e Valona con una nuova nave che sostituirà la Bridge ceduta a un’altra compagnia.  Dunque, sarà concorrenza tra agenzie brindisine sia sulla ripresa dei collegamenti con le Isole Ionie che su quelli con l’Albania. Più navi in campo, e la speranza di rilanciare il traffico passeggeri con la Grecia, rivolgendosi ad un bacino di turismo che conta molto sull’Italia Meridionale.

La Prins Joachim-2Ma non si nasconde anche l’obiettivo di acquisire una fetta del traffico Tir sin qui esclusivo appannaggio delle grande navi ro-ro di Grimaldi, che con i collegamenti giornalieri con Igoumenitsa e Patrasso ha riportato a Brindisi quote notevoli di camion e trailer. Navi in più, dunque, che per la seconda metà del 2016 dovrebbero far dimenticare l’assenza quest’anno delle navi da crociera, di ritorno nel 2017 con Msc e le 29 partenze della nave Musica.

Più navi tuttavia vuol dire, per l’Autorità portuale e la Capitaneria di Porto di Brindisi, riorganizzare gli ormeggi. Ad oggi, quelli attrezzati sono le rampe di Punta delle Terrare utilizzate da Grimaldi, e quelle per l’Albania, sempre a Costa Morena Ovest. Ma l’aggiunta di altre unità, sia per la Grecia che per Valona, e probabilmente Durazzo, pone problemi importanti di banchine e infrastrutture, e probabilmente anche di modifiche delle ordinanze e del piano di sicurezza del porto, con la possibilità di effettuare biglietteria e check in all’interno del varco doganale.

La banchina di Punta delle Terrare non sembra sufficiente, e nel porto interno S. Apollinare non ha strutture fisse per Dogana e Polizia di frontiera (anche se è in fase di completamento la strada che l’unità a Punta delle Terrare). Quindi, con aprile alle porte e maggio vicinissimo, occorre provvedere in maniera rapida per agevolare l’attività delle nuove navi. Non va neppure dimenticato che Brindisi non ha ancora risolto il problema della disponibilità di un corridoio riservato ai cittadini dell’Unione europea in arrivo dai paesi extra Schengen, che allo sbarco sono costretti a fare la fila con i passeggeri extracomunitari.

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