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Ancora grane per i traghetti

BRINDISI – Il problema dell’affiancamento dei traghetti in rampa, a Punta delle Terrare, continua a sottolineare come la mancanza di un numero sufficiente di ormeggi per le navi con passeggeri e automezzi, e per le navi ro-ro, sia fonte di disagi e di maggiori costi. Ed ora ne fa facendo esperienza anche la nuova nave che la compagnia Grimaldi ha destinato alla linea Brindisi – Igoumenitsa - Patrasso, la Sorrento, che stamani è giunta alle 9 per poi osservare una sosta, ed ha già trovato all’ormeggio, giunta alle 7, la con corrente greca Ionian Queen della Endeavour, che invece doveva ripartire alle 13.

BRINDISI – Il problema dell’affiancamento dei traghetti in rampa, a Punta delle Terrare, continua a sottolineare come la mancanza di un numero sufficiente di ormeggi per le navi con passeggeri e automezzi, e per le navi ro-ro, sia fonte di disagi e di maggiori costi. Ed ora ne fa facendo esperienza anche la nuova nave che la compagnia Grimaldi ha destinato alla linea Brindisi – Igoumenitsa - Patrasso, la Sorrento, che stamani è giunta alle 9 per poi osservare una sosta, ed ha già trovato all’ormeggio, giunta alle 7, la concorrente greca Ionian Queen della Endeavour, che invece doveva ripartire alle 13.

Cosa è accaduto? Meglio spiegare in sequenza: gli ormeggiatori hanno deposto tra le due navi i fender di separazione, poi è avvenuto l’affiancamento della Sorrento. Alle 13, con un  pilota a bordo si presume (lo prevede un’ordinanza della Capitaneria), la Sorrento si è scostata, gli ormeggiatori hanno rimosso i fender per fare spazio alla partenza della Ionian Queen, la Sorrento è stata rimessa al suo posto. Tutta questa trafila di operazioni ha un costo: i fender, gli ormeggiatori, il pilota che oggi dovevano essere tutti a carico della Grimaldi. Almeno per le navi greche è così. Se è lo stesso per la nave della Grimaldi, bisogna dire che l’accoglienza poteva essere migliore.

Se non è così, nel senso che per la Sorrento non si applicano le stesse prescrizioni, o le spese sono a carico di terzi, bisogna pareggiare i conti, cioè ammettere al sistema dei mini (o maxi) incentivi anche le altre compagnie. Ma oltre ciò, visto che per i nuovi accosti di S.Apollinare occorrerà qualche anno, va trovata una soluzione soddisfacente e non onerosa sia per i traghetti, che per le piccole navi da crociera che arrivano nel porto interno. E con urgenza visto la prossimità dell'estate.

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