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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Appalti, distanti sindacati e imprese

BRINDISI – Le organizzazioni sindacali puntano l’indice contro gli appalti assegnati secondo il criterio del massimo ribasso. Gli industriali replicano che numerose aziende brindisine, senza massimo ribasso, chiuderebbero i battenti. E’ sull’onda di questo confronto che stamane si è svolto un vertice.

BRINDISI – Le organizzazioni sindacali puntano l’indice contro gli appalti assegnati secondo il criterio del massimo ribasso. Gli industriali replicano che numerose aziende brindisine, senza massimo ribasso, chiuderebbero i battenti. E’ sull’onda di questo confronto che stamane, presso Palazzo Nervegna, si è svolto un vertice sullo sviluppo industriale nel territorio di Brindisi. Mimmo Consales, sindaco di Brindisi, ha convocato i rappresentanti dei sindacati (Corradino De Pascalis, Cisl, Michela Almiento, Cgil, Antonio Licchello, Uil, ed Ercole Saponaro, Ugl) e delle associazioni imprenditoriali (Angelo Guarini, Confindustria, Marcello Rollo, Consorzio Asi, ed Emanuele Sternativo, Cna) per affrontare i nodi legati all’assegnazione dei grandi appalti.

Il primo riguarda la sicurezza dei lavoratori. I sindacati sostengono che questa non sia in cima alle priorità delle imprese. “Il sistema di assegnazione degli appalti – dichiara Michela Almiento – andrebbe regolarizzato attraverso una legge regionale. Chiediamo di potenziare i criteri per le procedure di gara e di imporre dei limiti di ribasso al di sotto dei quali non si possa scendere”. La tutela della sicurezza, a detta della Cgil, dovrebbe andare a braccetto con la salvaguardia dei livelli occupazionali. “ Non è possibile – dichiara ancora Almiento – che ogni gara d’appalto sia accompagnata da una vertenza sindacale”.

La Almiento chiede più piani di investimento e meno elusione delle norme di sicurezza: una messaggio indirizzato direttamente a Enel. “E’ di stamattina – dichiara la Almiento – la notizia di un ridimensionamento dell’interesse nei confronti del Centro di ricerca dell’Enel. Dei 33 lavoratori del Centro – a dire della Almiento – 10 sono in esubero in quanto non rientrano nel piano dei prepensionamenti in scadenza il 31 agosto (ma l’Enel, contattata attraverso l’ufficio stampa, nega la presenza di tali esuberi, ndr)”.

Nel suo intervento, Saponaro, tira in ballo la magistratura. A dire del segretario Ugl, in particolare, “il destino di troppi appalti si decide in via Togliatti” (il riferimento è alla sede del tribunale di Brindisi, sita in realtà in via Lanzellotti, traversa di via Togliatti, ndr). Per questo, Saponaro propone l’istituzione di un tavolo di controllo del sistema di gestione degli appalti e chiede un argine ai massimi ribassi (su questa richiesta, si registra piena sintonia fra tutte le sigle sindacali).

De Pascalis, Cisl, chiama direttamente in causa la politica. “I nostri amministratori, per decenni – dichiara De Pascalis – hanno bloccato la crescita del territorio con la politica del non fare. Un esempio? Le opere di bonifica: una tematica quasi del tutto assente dai programmi delle amministrazioni succedutesi negli ultimi anni”.

I rappresentanti delle associazioni imprenditoriali prendono la parola subito dopo i sindacalisti. Sternativo, presidente di Cna Brindisi, rimarca l’importanza dei massimi ribassi per le piccole e medie imprese locali. “Senza il massimo ribasso – dichiara Sternativo – numerose aziende sarebbero costrette a ridimensionarsi o a chiudere i battenti. I problemi da affrontare sono numerosi e possono essere risolti solo attraverso la convocazione di un tavolo con i grandi committenti. Non vedo altre vie d’uscita da questo periodo oscuro”.

 

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