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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Appalto nuovo terminal, istruttoria dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici

BRINDISI – L’esposto sulle modalità di affidamento degli incarichi di progettazione della nuova stazione marittima a Costa Morena – Punta delle Terrare, ma anche sull’intero appalto integrato dell’opera, inoltrato dall’Ordine provinciale degli architetti di Brindisi nell’autunno 2010 ha innescato l’avvio di un’istruttoria da parte dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), formalmente comunicato allo stesso ordine professionale a metà febbraio. La prima seduta della commissione preposta era prevista proprio per oggi, ma non risulta che l’Ordine degli architetti abbia esercitato il previsto diritto di audizione da parte del responsabile del procedimento, né che abbia depositato memorie nei termini previsti. Non si conoscono invece i passi dell’Autorità Portuale brindisina.

BRINDISI – L’esposto sulle modalità di affidamento degli incarichi di progettazione della nuova stazione marittima a Costa Morena – Punta delle Terrare, ma anche sull’intero appalto integrato dell’opera,  inoltrato dall’Ordine provinciale degli architetti di Brindisi nell’autunno 2010 ha innescato l’avvio di un’istruttoria da parte dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), formalmente comunicato allo stesso ordine professionale a metà febbraio. La prima seduta della commissione preposta era prevista proprio per oggi, ma non risulta che l’Ordine degli architetti abbia esercitato il previsto diritto di audizione da parte del responsabile del procedimento, né che abbia depositato memorie nei termini previsti. Non si conoscono invece i passi dell’Autorità Portuale brindisina.

La decisione dell’Avcp circa la legittimità delle procedure seguite dall’Authority dovrà essere assunta entro 90 giorni dall’avvio dell’istruttoria, che ha data 14 febbraio, quindi non oltre la metà di maggio. Il 10 febbraio è invece avvenuta da parte dell’Autorità Portuale brindisina l’aggiudicazione definitiva della gara per la costruzione della nuova struttura all’Ati composta da Coveco Scpa di Marghera (capogruppo) e Igeco Spa di Roma. Ma cosa contestava l’Ordine degli architetti all’Autorità Portuale? Intanto “l’elusione della normativa vigente nella fase di assegnazione sia dell’ incarico per la redazione del progetto preliminare che per la redazione del progetto definitivo; l’inosservanza delle procedure preventive in materia di opera pubblica; l’ inosservanza delle prescrizioni incluse nel parere del Cta”.

Malgrado una risposta dell’Authority a fine agosto 2010, definita lacunosa dall’Ordine degli architetti, “si è comunque appurato, dai dati in possesso, che la prestazione progettuale di che trattasi – si legge nell’esposto di ottobre - ha riguardato la realizzazione di opere di importo tale da richiedere una procedura concorsuale, nel mentre l’Autorità Portuale ha proceduto ad un affidamento fiduciario per ambedue le prestazioni, utilizzando la procedura prevista al di sotto dei 20.000,00 euro per ciò che riguarda i relativi onorari”.  E ancora, riguardo l’appalto nel suo complesso, “non si comprende come, tale intervento, possa essere stato ricompresso nell’Elenco Annuale delle OO.PP. senza essere conforme al Piano regolatore del porto”. La parola, dunque, all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.

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