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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sanofi, prosegue lo stato d'agitazione: "Riduzione costi non si ripercuota sui lavoratori"

Assemblea organizzata dalle segreterie territoriali dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil all'interno dello stabilimento

BRINDISI - Confermato lo stato d’agitazione, senza escludere “altre incisive azioni di lotta”. Questo l’esito dell’assemblea dei lavoratori che si è svolta stamattina (lunedì 27 settembre) all'interno dello stabilimento chimico farmaceutico Sanofi(EuroApi di Brindisi, su iniziativa delle segreterie territoriali dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil. I sindacati chiedono rilancio, miglioramento e ottimizzazione delle attività della fabbrica, con l’obiettivo di tutelare i livello occupazionali. In particolare sono stati discussi e approfonditi i temi trattati nell’ambito degli ultimi incontri svolti presso Confindustria Brindisi.

“L’assemblea – si legge in una nota congiunta dei sindacati - ha visto una buona partecipazione di lavoratori, che a gran voce hanno rivendicato piani industriali esigibili per lo stabilimento, partendo dal pieno rilancio delle attività già oggi presenti che vanno sicuramente migliorate e ottimizzate in termini di qualità di prodotto visto che ricoprono un’importanza strategica e profittevole a livello internazionale nei mercati chimico farmaceutici”.  “Sicuramente  - proseguono i sindacati - è strategico l'arrivo di nuove produzioni di molecole, nell'immediato però Sanofi dovrà, a nostro avviso, incrementare i volumi dei prodotti storici almeno per i prossimi due anni e confermare con certezza l’impegno annunciato di comprare i principi attivi da EuroApi in via esclusiva per i prossimi cinque anni, indicando in maniera chiara i quantitativi dei prodotti”.  

Le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil., la Rsu e l’intera assemblea “rimarcano, quanto già dichiarato dalle segreterie nazionali nel corso dell’ultimo incontro tenuto in Confindustria con i vertici di Euroapi, la riduzione dei costi non può e non deve prevedere ipotesi di ripercussione sui lavoratori, le pesanti perdite annunciate dall’azienda vanno contrastate con nuove strategie produttive e non si possono scaricare sui lavoratori”. “Questa situazione - proseguono - sarebbe per noi inaccettabile e porrebbe seri interrogativi sulla capacità di reazione del gruppo e sulle prospettive future, senza un energico intervento su investimenti per nuovi prodotti, ottimizzazioni, valorizzazione tecnologica e nuove ricerche di mercato, si rischia un ruolo marginale per lo stabilimento di Brindisi nel nuovo panorama di Eeuroapi”. I sindacarti chiedono “a Sanofi (così come annunciato durante le prime presentazioni del progetto EuroApi) che si faccia carico di tutti gli ammortamenti e di concordare un possibile piano di accompagnamento alla pensione per il personale interessato, in un’ottica di ricambio generazionale”. 

“Serve ultimare rapidamente - si legge ancora nella nota - il piano Industriale che va illustrato in piena trasparenza alle organizzazioni sindacali, alla Rsu e a tutti i lavoratori, con la piena responsabilità di Sanofi che come dichiarato, accompagnerà il nuovo player fino a Marzo 2022, durante la collocazione in borsa di EuroApi prevista nel corso del 2022 quando Sanofi continuerà a detenere il 30% del capitale”.  Resta confermato, dunque, lo stato di agitazione per tutto lo stabilimento, “per le necessarie certezze sul futuro produttivo e di conferma di tutti i livelli occupazionali, contrariamente ci attiveremo con altre incisive azioni di lotta”.

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