rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Aumento del gas, lavoratori Jindal in cassa integrazione: allarme del Cobas

Lo stabilimento conta 244 dipendenti diretti e quasi 100 dipendenti dell'indotto, tra cui quelli della Tde. In seguito al caro energia, la società è passata da 400 mila euro mensili a 5.100.000 euro

BRINDISI - Il sindacato Cobas ha svolto nel pomeriggio di giovedì 29 settembre 2022 nella propria sede di viale Commenda, 74 una assemblea degli iscritti Jindal e Tde per discutere della apertura della procedura di cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento brindisino di Jindal da parte della azienda. Il Cobas "denuncia la terribile situazione in cui si stanno venendo a trovare i lavoratori dello stabilimento Jindal di Brindisi, che conta 244 dipendenti diretti e quasi 100 dipendenti dell’indotto tra cui quelli della Tde, in seguito agli aumenti del gas che ha portato la bolletta della società per lo stabilimento brindisino da 400 mila euro mensili a 5.100.000 euro avvenuto nell’arco dei nove mesi del 2022.

La fabbrica è divisa in due parti, la parte vecchia Jindal 1 che utilizza il gas per la produzione,la parte nuova Jindal 2 che utilizza sempre per la produzione l'energia elettrica. Solo adesso stanno provvedendo a montare pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni, chiosano dal Cobas. Il gas usato dalla azienda per poter svolgere le operazioni di produzione è aumentato di 10 volte e ha costretto la società ad aprire il percorso della cassa integrazione, in attesa di trovare soluzioni che riducano il costo delle bollette. Le previsioni riguardo le bollette del gas parlano di un ulteriore aumento del 70 per cento, quella della energia elettrica del 59 per cento, dicono sempre dal Cobas.

Spiegano dal sindacato: "Il costo delle bollette sta quindi cominciando a mietere vittime tra i lavoratori delle fabbriche, nelle attività commerciali, nelle case dei cittadini con una prospettiva sempre peggiore. Il nuovo governo deve affrontare efficacemente questa situazione con mezzi economici energici e una spinta verso la pace in Ucraina e in tanti altri posti. In caso contrario, la crisi per lo stabilimento Jindal di Brindisi, così come per tanti altri in Italia, durerà tanto nel tempo da portare alla chiusura permanente dello stesso, pur avendo ricevuto cospicui finanziamenti dalla Regione Puglia per un consolidamento produttivo ed occupazionale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aumento del gas, lavoratori Jindal in cassa integrazione: allarme del Cobas

BrindisiReport è in caricamento