BRINDISI - Arriva al pettine il 18 luglio mattina il nodo del bilancio consuntivo 2012 dell'Autorità Portuale di Brindisi, in forte ritardo rispetto al termine di legge del 30 aprile. Alle spalle, un giudizio diffusamente negativo già espresso il 21 giugno dal Comitato portuale, quando la richiesta di rinvio - per una riflessione - proposto dal sindaco Mimmo Consales forse ha salvato Iraklis Haralambidis dalla decadenza dalla carica di presidente.

La discussione, in quel momento era arrivata sotto l'incalzare di numerose perplessità (soprattutto quelle del presidente della Camera di Commercio, Alfredo Malcarne) al punto critico del documento contabile, che presentava in quella stesura le competenze in rosso, deficit coperto con l'avanzo degli esercizi precedenti per presentare un consuntivo in attivo. Tutto ciò, secondo alcuni, sarebbe già motivo di decadenza per il presidente dell'Autorità Portuale.

Ma ci sono altre criticità sul tappeto: al cospetto di un porto che langue e di cui l'Authority non diffonde tabelle obiettive sui traffici, il bilancio all'esame del Comitato portuale presenta una premialità di 7oomila euro per il personale, riveniente da un accordo di II livello mai visionato e approvato dal Comitato portuale stesso. Premialità che non corrisponde ai risultati del porto, ovviamente. Contestate anche le progettazioni pagate fior di quattrini per opere mai realizzate. Il tutto giustificato nella relazione di accompagnamento in maniera, è stato detto nella seduta del 21 giugno, tutt'altro che convincente.

Poi l'ingente cifra iscritta in cassa. Nelle settimane dal 21 giugno al 18 luglio sarà cambiato cambiato qualcosa? Si spera che questa volta l'assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini, assente la volta scorsa per cause di forza maggiore, sia invece della partita perchè la situazione diventa sempre più grave.