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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Avviate le prime tre imprese del bando innovazione, una è di Ostuni

BARI - Cresce ancora la carica innovativa della Puglia. Sono state avviate oggi con la firma della determina di concessione del contributo, le prime 3 aziende innovative – una delle quali a Ostuni - di nuova costituzione nate grazie ad uno dei bandi regionali della Manovra anticrisi, mentre per le imprese già operative beneficiarie dell’altro incentivo anticiclico è stata pubblicata la graduatoria. In Puglia, infatti, la competitività dell’immediato futuro cammina anche sulle gambe delle imprese innovative, cioè aziende capaci di trasformare la ricerca in impresa dunque in una produzione vera, con una struttura produttiva e occupati regolarmente assunti.

BARI - Cresce ancora la carica innovativa della Puglia. Sono state avviate oggi con la firma della determina di concessione del contributo, le prime 3 aziende innovative – una delle quali a Ostuni - di nuova costituzione nate grazie ad uno dei bandi regionali della Manovra anticrisi, mentre per le imprese già operative beneficiarie dell’altro incentivo anticiclico è stata pubblicata la graduatoria. In Puglia, infatti, la competitività dell’immediato futuro cammina anche sulle gambe delle imprese innovative, cioè aziende capaci di trasformare la ricerca in impresa dunque in una produzione vera, con una struttura produttiva e occupati regolarmente assunti.

Sarà così per le tre aziende innovative di nuova costituzione alle quali è stato concesso un contributo complessivo di oltre 1milione 233mila euro che genera investimenti per 2milioni, 623mila euro. Altre 13 aziende (tra le quali una di S.Vito dei Normanni), quelle già operative inserite nella graduatoria appena pubblicata, si sono aggiudicate invece la possibilità di investire più di 15milioni, dei quali oltre 7 rappresentano la parte pubblica. Si compone così con altri preziosi tasselli il mosaico dell’innovazione pensato dal governo regionale per la Puglia e apprezzato dalla Commissione Europea..

Le tre imprese che stanno per ricevere la concessione del contributo hanno partecipato all’avviso “Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione” partito a marzo dell’anno scorso e tuttora aperto perché a sportello, le altre 13 si sono candidate al bando “Aiuti alle piccole imprese innovative operative” avviato ad ottobre e chiuso a fine novembre 2010. Per queste ultime la graduatoria provvisoria è stata pubblicata ieri sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (n.74 del 12 maggio 2011).

Nei progetti che hanno presentato, si delineano le tracce di un futuro difficilmente immaginabile, eppure appena dietro l’angolo. Pensare, ad esempio, che il lievito naturale possa essere usato al posto del lievito di birra per l’uso industriale non è più un’utopia, ma il progetto della Polaris Alimenti Srl che apre ad Ostuni (Br) la sua attività con 5 addetti inclusi i 3 soci. Forniranno basi per pizza, puccia e pizze salentine, focaccia, panini e sandwich, tutti prodotti industriali da forno ma preparati con il lievito naturale che oltre ad essere più digeribile conferisce al pane un aroma intenso, un sapore tradizionale e una conservazione più duratura. È possibile grazie ad una selezione di ceppi di lievito naturale oggi conservati presso la Collezione di Colture del Dipartimento di Biologia e Chimica dell’Università di Bari, partner del progetto. Proprio i ceppi selezionati saranno oggetto del trasferimento tecnologico e dunque del nuovo prodotto. Il progetto prevede un investimento di quasi 402mila (inclusi i costi di gestione), del quale fanno parte i circa 177mila di parte pubblica. Per l’azienda di Ostuni è già stata firmata la determina di concessione delle risorse.

Stesso discorso per le altre due imprese innovative di nuova costituzione. L’azienda Giannelli Solare di Melissano (Le), investendo quasi 1milione 800mila con un contributo pubblico di oltre 858mila euro e 9 posti di lavoro, intende mettere in produzione un proprio brevetto, cioè un sistema solare termico per la produzione di acqua calda che grazie ad un posizionamento differente del serbatoio è più bello e più facile da trasportare. E non è tutto: la ricerca prevista per lo sviluppo del prodotto punta a ridurre l’impatto ecologico del serbatoio utilizzando materiali più economici rispetto all’alluminio ed al rame.

Con l’impresa innovativa Intempra srl di Bari entriamo nel mondo dell’informatica. L’azienda grazie ad un investimento di quasi 437mila euro (di cui circa 198mila euro è il contributo pubblico) e con l’assunzione di 5 operatori vuole integrare le tecnologie del Web 2.0 (cioè il social Web) e quelle del Semantic Web, (cioè un sistema attraverso il quale è possibile fare ricerche mirate perché il criterio è basato sul significato delle parole) e utilizzarle per la gestione e la condivisione della conoscenza nell’ambito delle piccole e medie imprese anche per arricchire e potenziare lo scambio delle informazioni aziendali.

Per queste tre imprese è arrivato il momento di aprire i battenti e mettersi al lavoro. Ma in realtà anche per altre aziende il tempo di passare alla fase operativa è vicino. L’avviso dedicato alla imprese innovative, infatti, contrariamente ad ogni aspettativa per una tipologia così elitaria di impresa, ha fatto registrare l’arrivo fino ad oggi di ben 18 domande. Di queste, ammissibili sono 6 su 10 istruttorie completate e il contributo concedibile è di 2,3 milioni di euro, mentre i lavoratori previsti sono 41.

A completare il quadro interviene l’altro bando dedicato alle imprese innovative già operative. La graduatoria uscita ieri include 13 imprese sulle 19 che hanno fatto domanda. Di queste 6 si trovano a Bari, 2 a Brindisi, 3 a Taranto, 1 a Foggia e 1 a Lecce. Tra i progetti presentati il risparmio energetico applicato agli ascensori, la produzione di plantari personalizzati, lo sviluppo di un software innovativo per la produzione di mosaici artistici. C’è poi il progetto che permette di distinguere tra oli italiani ed oli stranieri, e quello per la trascrizione automatica del parlato anche in situazioni difficili come la presenza di rumori. C’è anche chi si pone l’obiettivo di monitorare e analizzare la qualità dell’aria e chi vuole realizzare una soluzione efficiente ed evoluta per raccogliere ed inviare a distanza le immagini televisive.

Altri intendono mettere sul mercato dispositivi elettromeccanici per la prevenzione di fughe di gas e perdite di acqua e qualcuno realizzerà un velivolo ultraleggero per il volo da diporto sportivo con fusoliera realizzata completamente in materiale composito. C’è poi chi punta su dispositivi medici per il trattamento dell’obesità e per trattare i pazienti diabetici. Per le imprese innovative operative sono arrivate complessivamente 19 domande. Le 13 proposte ammissibili per 15.098.998 milioni di investimenti e riceveranno contributi per 7.067.080 euro e incrementeranno il personale con 90 nuove assunzioni. Gli avvisi si rivolgevano alle aziende piccole (fino a 49 addetti) e piccolissime (non più di 9 addetti) con la caratteristica essenziale di essere innovative. Per definirsi tali le imprese dovevano aver dedicato a ricerca e sviluppo una parte consistente dei costi operativi (almeno il 15% del totale).

Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone: “L’obiettivo della Regione – ha detto –  è completare la filiera dell’innovazione: cominciamo dalla promozione delle idee, aiutiamo i ricercatori a trasformarle in brevetti e infine in imprese.  Proprio per questo stiamo programmando di finanziare nuovamente  i due bandi sulle imprese innovative. Il recente elogio sull’utilizzo delle risorse per l’innovazione da parte delle Commissione Europea ci sprona a fare anche meglio dedicando ancora più attenzione all’innovazione e alla ricerca”.

Negli ultimi anni la Regione Puglia ha fortemente puntato su ricerca e innovazione  investendo nel nuovo ciclo di programmazione regionale 2007-2013 1.762 milioni di euro. Anche per questo oggi le imprese innovative sono in crescita. Si tratta soprattutto di piccole aziende, principalmente spin-off e start-up di derivazione universitaria e degli enti pubblici di ricerca. Alla fine del 2009 la Puglia contava a livello nazionale il 5,8% di tutte le spin-off (802 in Italia). Un dato che è ulteriormente cresciuto nel 2010 grazie al bando regionale per le imprese innovative che vede già ammessa la costituzione, fino ad oggi, di 6 nuove imprese, un numero destinato a crescere visto che il bando, a sportello, non ha ancora esaurito le risorse..

Così la Puglia è la prima regione del Sud per numero di imprese innovative, ma addirittura tra le prime a livello nazionale, con una prestazione superiore a quella del Trentino Alto-Adige (2%), del Veneto (4,6%) e della Liguria (3,2%), di poco inferiore al Friuli Venezia-Giulia (6%) e al Lazio (6,6%). Se si guarda ai fatturati medi, la Puglia balza nel gruppo di testa, insieme a Toscana e Trentino, mentre appare in linea con la media nazionale per quanto riguarda l’occupazione media nelle imprese innovative, calcolata in termini di risorse equivalenti a tempo pieno (7,7 unità, contro le 19 del Trentino, che risulta la Regione con la più alta occupazione media nelle spin-off).

Le 13 imprese innovative operative inserite in graduatoria sono: Subtitle Voice Scrl San Vito dei Normanni (Br); Sismalab Srl Taranto (Ta); Lenviros  Srl Bari (Ba); Kad3 Srl Fasano (Br); Bioresult Srl Foggia (Fg); Editoriale41 Srl Valenzano (Ba); Tekniconvert Srl Martina Franca (Ta); Pepe&Con  Srl Gravina in Puglia (Ba); Tointech Srl Modugno (Ba); Energy Control System (Ecosys) Srl Martina Franca (Ta); Blackshape  Srl Monopoli  (Ba); Lom Srl Turi (Ba); Gelesis  Srl Lecce (Le)

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