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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Vasca di colmata: avviso per le nuove caratterizzazioni dei fondali

L'Autorità di Sistema portuale aveva ottenuto sei mesi di tempo per il riesame del parere Via sul progetto

BRINDISI – Il banchinamento del tratto di sponda portuale tra Costa Morena Est e il pontile gasiere del Petrolchimico consortile di Brindisi (noto anche come molo Enichem), resta un obiettivo dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, che ha pubblicato un avviso “per il completamento della caratterizzazione ambientale delle aree portuali a terra e per la caratterizzazione integrativa dell’area denominata Sant’Apollinare, Costa Morena e Punta delle Terrare”, attraverso un “Piano di indagine ai fini della verifica e successiva conferma dell’attualità degli esiti delle caratterizzazioni dei fondali già condotte nel Porto di Brindisi”.

La procedura prevista è quella dell’affidamento diretto, con selezione tra gli operatori che hanno partecipato all’indagine di mercato per i citati interventi di caratterizzazione. In tal modo, l’Adsp intende ottemperare alla condizione posta dalla Direzione nazionale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente, per superare il parere negativo espresso per il progetto di colmata tra Costa Morena Est e il molo del Petrolchimico consortile dalla Commissione Tecnica Via-Vas, in sede di procedimento per la pronuncia di compatibilità ambientale dell’opera.

Una immagine dell'area di colmata-2

Riguardo il procedimento per la colmata, il parere negativo della Commissione Via-Vas era stato emesso il 2 agosto scorso, comunicando all’Authority le ragioni della decisione. Avvalendosi della facoltà prevista dalla normativa in maniera (in questo caso l’articolo 10 bis della legge 241/1990), il 22 agosto l’Adsp aveva inviato alla commissione ulteriore documentazione, chiedendo – e ottenendo - sei mesi di tempo di sospensione dell’iter per svolgere ulteriori indagini e approfondimenti.

Dettaglio tecnico vasca di colmata-2

Per la realizzazione della colmata, l’Autorità di Sistema portuale intende attuare un intervento ispirato a criteri di economia circolare. In breve, usare i fanghi dei dragaggi negli specchi d’acqua circostanti Costa Morena, Punta delle Terrare e pontile petrolchimico, per il riempimento di una minima parte del porto industriale, tramite vasca di colmata e relativo banchinamento. In tal modo si risparmierebbero somme ingenti per il trasporto e lo stoccaggio in discariche o in vasche di colmata di altri porti, e si otterebbe anche una nuova area per spostare fuori dal porto medio, ad esempio, il traffico di gas e combustibili.

La zona umida retrostante la vasca di colmata-2

“Il progetto in esame è realizzato nell’ottica del risanamento ambientale generale del Sin di Brindisi e la perdita di questa piccola porzione di mare è abbondantemente compensata dalla possibilità di poter permettere la bonifica del fondale di una consistente porzione del bacino portuale di Brindisi”, viene spiegato nello Studio di impatto ambientale presentato a suo tempo dall’Adsp al Ministero dell’Ambiente.

Antico immobile esistente nella zona della vasca di colmata-2

“L’intervento in oggetto consiste nel dragaggio di una parte dei fondali ricadenti all’interno del Porto di Brindisi alle profondità previste dal vigente Piano Regolatore Portuale (Prp), nella relativa gestione e nel completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est”. L’incarico per la caratterizzazione integrativa dei sedimenti di fondale prevede una spesa complessiva da parte dell’Autorità di sistema portuale di 423.415 euro. Dopodiché gli esiti saranno inviati, entro i 180 giorni concessi, al Comitato tecnico Via per il riesame del parere sul progetto della colmata che, come è noto, è un’opera osteggiata dai movimenti ambientalisti.

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