Fim Cisl: "Sindacato in crescita nonostante le difficoltà delle vertenze in atto"
Anche il segretario nazionale del sindacato, Valerio D'Alò, ha partecipato a un confronto con i rappresentanti territoriali della Fim Cisl Brindisi-Taranto svoltosi stamani (19 dicembre)
Questa mattina, presso la sala “Angelo Landella” della Ust Cisl Taranto Brindisi di via Palmiro Togliatti, si è tenuta un’importante giornata di confronto per i componenti del Consiglio generale della Fim Cisl Taranto Brindisi che, insieme alla segreteria territoriale formata da Michele Tamburrano (segretario generale), Biagio Prisciano (segretario generale aggiunto), Pietro Cantoro (componente di segreteria), al segretario generale della Fim Cisl Puglia Gianfranco Gasbarro, al segretario territoriale della Ust Cisl Taranto Brindisi Antonio Baldassarre e al segretario nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò, hanno fatto il punto sui problemi della metalmeccanica presenti in questo ampio territorio.
Una Fim Cisl che, nonostante le difficoltà vertenziali presenti nella macro area ionico-adriatica, è in salute, con una crescita importante, in termini di rappresentanza, registrata nell’ultimo anno; il primo post pandemia. Metalmeccanici della Cisl che, specie nel territorio di Brindisi, sono riusciti a governare il turnover. (Nel video in basso, le dichiarazioni del segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D'Alò)
Per quanto riguarda le problematiche aziendali quello che più preoccupa è la vertenza Gruppo Dema Dar (per il territorio di Brindisi) che mette a rischio il futuro occupazionale di circa 170 lavoratori, in aggiunta agli 80 posti di lavoro già precedentemente persi legati alla Dcm. Per quanto concerne il mondo degli appalti la Fim è particolarmente attenta: Su Brindisi si punta ad un patto territoriale al fine di perdere meno posti nel cambio appalto.
Per quanto riguarda Taranto, riflettori puntati sulla madre di tutte le vertenze: Acciaierie D’Italia ex Ilva, che sia all’interno sia fuori del suo perimetro sta mettendo a dura prova la pazienza dei lavoratori e delle imprese dell’appalto-indotto. Su questo argomento, Valerio D’Alò, nelle conclusioni ha fatto luce sulla tanto sventolata nazionalizzazione, spiegando che purtroppo questa passerebbe per diventare un altro fallimento e farebbe uscire in ginocchio le varie aziende. Come grandi gruppi, per quanto riguarda Leonardo è importante l’aver superato il momento di criticità della cassa integrazione. La Fim vigilerà nel passaggio da divisione elettronica dallo stabilimento di Taranto e di Grottaglie. Il Consiglio generale si è concluso con il tradizionale scambio di auguri.