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Bonifica Micorosa: arrivano 15 offerte, una con ribasso record del 74 per cento

Sono state presentate 15 offerte per il bando di gara riguardante i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica di fanghi tossici di Micorosa. Cinque di queste sono state ritenute "anormalmente basse" rispetto alla soglia di anomalia (percentuale mediata fra tutte le offerte, escluse la più alta e la più bassa), pari al 51 per cento

BRINDISI – Sono state presentate 15 offerte per il bando di gara riguardante i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica di fanghi tossici di Micorosa. Cinque di queste sono state ritenute “anormalmente basse” rispetto alla soglia di anomalia (percentuale mediata fra tutte le offerte, escluse la più alta e la più bassa), pari al 51 per cento.

Una delle concorrenti ha presentato addirittura una percentuale di ribasso del 74 per cento. Il responsabile del procedimento, nonché dirigente del settore Lavori pubblici, Fabio Lacinio, ha chiesto a queste cinque ditte, come da protocollo, di presentare le giustificazioni per cui hanno presentato offerte così al ribasso. In base alla documentazione acquisita, poi, si effettuerà la verifica di congruità delle offerte. Quasi tutte le società in ballo sono cooperative che possono contare su una notevole forza lavoro.

L’unica azienda brindisina è la Ra Costruzioni. C’è poi la ditta Iba Spa, presente all’interno del petrolchimico. Il progetto per cui è stata indetta la gara si riferisce solo ai lavori di bonifica di cui si dovrà far carico il Comune di Brindisi, attraverso un finanziamento statale pari a 48milioni di euro (40 milioni attinti da fondi statali assegnati alla Regione; i restanti otto milioni elargiti dal ministero dell’Ambiente): la voce più onerosa del decreto Sblocca Italia, fra le 1467 richieste pervenute alla presidenza del Consiglio dei ministri.

La parte privata dell’intervento verrà invece coperta dalla società Syndial con uno stanziamento superiore ai venti milioni di euro. La discarica di Micorosa, attigua al petrolchimico, contiene un’enorme quantità di fanghi industriali e veleni derivati da lavorazioni chimiche. Si tratta del primo stralcio di lavori previsti nell’area Sin di Brindisi. La seconda tranche verrà effettuata con un finanziamento pari a 25 milioni di euro (di cui ancora il Comune di Brindisi non dispone) stanziato, ciascuna per la propria parte, da tutte le grosse aziende attive nella zona industriale di Brindisi. Da questi lavori dipenderanno la salute dei brindisini e la sicurezza dell’ambiente: questioni sulle quali non si può andare al massimo ribasso. 

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