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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Borsci San Marzano, accordo con Caffo

Sta forse per finire l’odissea giudiziaria del marchio Borsci San Marzano: nei giorni scorsi infatti il gruppo calabrese Caffo, che da oltre 100 anni produce alcolici, ha rilevato in affitto la Bsm srl di Taranto.

Sta forse per finire l’odissea giudiziaria del marchio Borsci San Marzano: nei giorni scorsi infatti il gruppo calabrese Caffo, che da oltre 100 anni produce alcolici, ha rilevato in affitto la Bsm srl di Taranto, con una prelazione per l’acquisto tra dodici mesi.

La produzione nell’azienda ionica sta dunque per ripartire, per la gioia dei 18 lavoratori che da mesi attendono il rilancio dell’azienda fallita il 12 dicembre dell’anno scorso: 10 di loro torneranno a lavorare subito, gli altri 8 in seguito.

Sebastiano Caffo, amministratore del gruppo che produce, tra gli altri, il rinomato Amaro del Capo, è soddisfatto: «Faremo ripartire la produzione quanto prima e reintrodurremo sul mercato un prodotto storico come il Borsci San Marzano». Bisognerà aspettare che l’agenzia delle Dogane rilasci la nuova licenza per la produzione di alcolici in regime di deposito fiscale, poi finalmente lo stabilimento di Taranto tornerà a nuova vita, e potrà contare sulla forza vendita della Caffo, 80 agenti e due sedi all’estero (Germania e Usa), per un fatturato di circa 25 milioni, che grazie alla Borsci dovrebbe arrivare a 30.

A giocare un ruolo importante saranno l’esperienza del direttore commerciale Paolo Raisa, del consigliere di amministrazione Gianmichele Rosa, che sono stati per tanti anni i vertici commerciali di una nota multinazionale dei liquori, e quella del responsabile commerciale di sede Agostino Tripaldi, cresciuto professionalmente con i Caffo negli anni di maggiore espansione dell’azienda.

Insomma, non si perde tempo e si guarda già al futuro. «La prossima settimana - continua Sebastiano Caffo - si inizieranno le riunioni di area per attivare tutta la rete vendita, composta da oltre 80 agenti su tutto il territorio nazionale. Subito dopo saranno coinvolti i commerciali export, guidati da Marco Ciliento che dopo aver fatto esperienze in aziende multinazionali del beverages gestendo sempre mercati fuori dai confini nazionali ha deciso di dedicarsi al progetto di espansione internazionale del gruppo Caffo».

Il gruppo calabrese intende rivalorizzare gli ingredienti che hanno reso unico l’Elisir San Marzano.

«Vogliamo anzitutto puntare sulle persone e sul territorio - spiega Sebastiano Caffo - che, come per il nostro Vecchio Amaro del Capo, sono i veri punti di forza di questo prodotto. Per questo intendiamo, come già riportato nel nostro piano industriale, inserire in etichetta la dicitura "Taranto, Puglia, Italia" per legare nuovamente il prodotto al territorio di origine ed appronteremo un serio progetto di marketing che, attraverso la nostra capillare rete di vendita, promuoverà l’Elisir su tutto il mercato italiano e ben oltre i confini nazionali. Il nostro progetto prevede che nel più breve tempo possibile l’Elisir San Marzano Borsci riconquisti i consumatori ersi durante gli anni della crisi, partendo dalla qualità intrinseca del prodotto che li ha affascinati, fin dal 1840. Ci impegneremo inoltre a far conoscere a nuove fasce di consumatori quello che in passato era conosciuto come "il più sensuale dei sapori"».

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