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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Brigante e Pd: "De Nobile? Meglio di no"

BRINDISI – Il centrosinistra sembra unito sulla questione della riconferma a segretario generale dell’Autorità Portuale di Nicola Del Nobile, elemento di continuità tra la gestione di Giuseppe Giurgola e quella di Iraklis Haralambidis. Almeno, stando alle prese di posizione odierne che prefigurano anche un impegno politico affinchè l’operazione non fili liscia, poi, in Comitato portuale. Vi è poi anche una convergenza sulle ipotesi alternative, quanto meno tra il Pd e Sviluppo e Lavoro, l’associazione del candidato sindaco Giovanni Brigante.

BRINDISI – Il centrosinistra sembra unito sulla questione della riconferma a segretario generale dell’Autorità Portuale di Nicola Del Nobile, elemento di continuità tra la gestione di Giuseppe Giurgola e quella di Iraklis Haralambidis. Almeno, stando alle prese di posizione odierne che prefigurano anche un impegno politico affinchè l’operazione non fili liscia, poi, in Comitato portuale. Vi è poi anche una convergenza sulle ipotesi alternative, quanto meno tra il Pd e Sviluppo e Lavoro, l’associazione del candidato sindaco Giovanni Brigante.

“Il presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi continua a considerare la gestione dell’ente un fatto del tutto personale, sfuggendo a l rispetto di norme che rispondano al buon senso e al rispetto del territorio. L’ultimo episodio si riferisce all’inserimento della nomina del nuovo segretario generale nell’ordine del giorno della prossima seduta del comitato portuale”, accusa il partito democratico.

“Haralambidis, infatti, ha proposto la riconferma per cinque anni del segretario uscente  Del Nobile. Il tutto, sulla base del raffronto fra curriculum di personaggi non meglio identificati e scelti sulla base di criteri  che non sono noti al territorio. Haralambidis dimentica che sulla  sua nomina pende ancora un ricorso al Tribunale Amministrativo regionale e che, pertanto, sarebbe opportuno che lo stesso non assumesse decisioni vincolanti per il futuro”, dice il Pd (in verità, molti dei nomi valutati sono invece di persone e professionisti ben conosciuti).

Il Pd consiglia caldamente che “il presidente si limiti ad affidare questo incarico in via del tutto provvisoria fino a quando non si farà chiarezza su tutta la vicenda. Diversamente, sarà il Comitato portuale a fargli intendere che il territorio non accetta più imposizioni che vanno a totale danno del porto di Brindisi”Ancora prima, sempre in mattinata era stato Giovanni Brigante a diramare una nota sulla vicenda.

“Il presidente dell’Autorità portuale Haralambides continua a fare di testa sua, senza tenere in conto proposte e richieste della città.  Egli ha infatti convocato il comitato portuale – afferma Brigante -  inserendo all’ordine del giorno la nomina del segretario generale. In realtà, più che di nomina, sarebbe più giusto parlare di conferma, visto che il professore greco proporrà il prolungamento del contratto all’attuale segretario, Del Nobile. Si pongono però un paio di problemi”.

Giovanni Brigante elenca gli elementi che avrebbero dovuto far riflettere il presidente dell’Authority: “Il primo è collegato al fatto che sulla testa del presidente pende ancora il giudizio del Tar, cui Calogero Casilli si è rivolto per contestare la nomina del professore. Correttezza vorrebbe che Haralambides, prima di procedere a nomine così importanti, attendesse la decisione dei giudici, anche perché l’attuale segretario potrebbe non essere gradito ad eventuali sostituti dell’attuale presidente”.

“Il secondo problema – aggiunge poi Brigante - è di sostanza: poiché il segretario generale dell’ente è indicato dal presidente ed eletto con il consenso del comitato portuale, il suo contratto dovrebbe seguire, nei tempi, quello di Haralambides, che essendo a Brindisi già da quasi un anno, tra tre anni lascerà la poltrona. Sarebbe dunque corretto – se Haralambides dovesse non ascoltare il nostro suggerimento - che l’eventuale incarico a Del Nobile avesse durata di 3 anni, in maniera tale che il prossimo presidente dell’Autorità portuale possa scegliersi il suo segretario generale, e non ritrovarsi quello del suo predecessore”.

“La soluzione ideale, forse, sarebbe – per Brigante - quella di nominare a segretario generale un reggente con incarico temporaneo, in attesa che la validità della nomina di Haralambides sia confermata anche dai giudici amministrativi. Speriamo che almeno questa volta, il presidente voglia a dimostrare un minimo di attenzione alle questioni di forma, e a quelle di sostanza”.

Sui tempi del porto interviene anche il candidato Roberto Fusco, il quale però pone il problema della centralità del ruolo degli enti locali in Comitato portuale, che la legge 84/94 riduce invece allo stato di poteri secondari. Il candidato sindaco dell' Italia dei Valori, Federazione delle Sinistre e della Lista "Si Roberto Fusco Sindaco", durante il convegno di lunedì sul tema "Brindisi: Piattaforma logistica nel Mediterraneo" si è fatto perciò promotore di una proposta per la modifica della Legge 84/94 condivisa dal sen. Giuseppe Caforio che si è detto pronto ad accogliere i suggerimenti che gli saranno forniti per proporla in sede parlamentare.

"Se dopo oltre  tre lustri dall'entrata in vigore della legge 84/94 il porto di Brindisi è nella gravissima situazione cui assistiamo - afferma Roberto Fusco -  non si può imputare la colpa unicamente ad una scarsa capacità dei manager che sino ad oggi hanno gestito l'Autorità portuale. Le cause sono molto più profonde e bisogna ricercarle nei tanti privilegi che stringono in una stretta mortale la funzionalità del nostro porto. Bisogna affrontare il problema dalle fondamenta, E' necessaria, quindi, una rivisitazione critica di una legge che ormai ha rivelato i suoi limiti. Occorre apportare modifiche sostanziali alla legge 84 del 28 gennaio 1994 che disciplina il riordino della legislazione in materia portuale, varianti necessarie, soprattutto, per dare dignità istituzionale e centralità  - conclude Roberto Fusco - al ruolo degli Enti Locali democraticamente eletti”.

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