Vertenza Stp Brindisi: il sindacato Cobas pronto allo sciopero
Dichiarazioni di Roberto Aprile: "Chiediamo la conciliazione, altrimenti lavoratori verso la serrata"
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del segretario provinciale sindacato Cobas Roberto Aprile su una vertenza che riguarda l’Stp Brindisi:
“Il sindacato Cobas ha inviato una lettera alla Stp e alla prefettura di Brindisi con la quale chiede un tentativo di conciliazione relativo alla vertenza aperta due mesi fa con la società dei trasporti pubblici per i tagli allo stipendio che la maggior parte degli autisti ha subito nel corso degli ultimi 20 anni. Il tentativo di conciliazione è obbligatorio per legge prima di una eventuale dichiarazione di sciopero, cosa che il Cobas si appresta a realizzare nelle prossime settimane.
Siamo costretti allo sciopero perché l’azienda non riconosce i diritti sindacali al Cobas Brindisi che da tanti anni incontra tutti, compreso il governo nazionale. Per questo nei prossimi giorni invieremo alle organizzazioni sindacali firmatarie una richiesta di incontro dove gli chiederemo di indire le elezioni di Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) e Rls (rappresentante dei lavoratori alla sicurezza), cosa mai avvenuta all’interno della Stp. Elezioni che avvengono normalmente anche nelle aziende più piccole, con più di 15 dipendenti, da 30 anni strumenti fondamentali di democrazia sindacale. Un accordo quello del Gennaio 2000, firmato dalla Stp con le organizzazioni sindacali firmatarie che permise permise alla azienda di cancellare per i nuovi assunti i diritti conquistati fino a quel momento mentre i dipendenti anziani li mantenevano “ad personam”. Gli anziani mantennero in busta paga 250 euro al mese “ad personam” e ai nuovi assunti rimasero d’allora solo 55 euro. Adesso 200 autisti su 240 perdono 200 euro al mese da 20 anni.
La piattaforma del Cobas prevede l’adeguamento di altri istituti contrattuali che non sono mai stati riconosciuti dall’azienda. Il Cobas chiede alla Stp la modifica del Dvr (documento di valutazione del rischio) sulle corse perché riteniamo insufficienti le decisioni sul trasporto pubblico che ha deciso il governo e che mettono in seria discussione la salute di autisti e passeggeri . La lotta per la democrazia continua nella Stp”.