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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Calamità, disponibili due milioni

BRINDISI – La Commissione Europea ha deliberato con esito positivo il contributo richiesto nel marzo 2006 dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Brindisi con l’allora presidente Michele Errico, per interventi nelle zone agricole colpite da calamità naturali (tromba d’aria del 22 febbraio 2005 nel territorio brindisino). La somma erogata è di 1.958.364,59 euro. La notizia è stata resa ufficiale dall’attuale amministrazione provinciale lunedì 21 novembre 2011.

BRINDISI La Commissione Europea ha deliberato con esito positivo il contributo richiesto nel marzo 2006 dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Brindisi con l’allora presidente Michele Errico, per interventi nelle zone agricole colpite da calamità naturali (tromba d’aria del 22 febbraio 2005 nel territorio brindisino). La somma erogata è di 1.958.364,59 euro. La notizia è stata resa ufficiale dall’attuale amministrazione provinciale lunedì 21 novembre 2011.

Le autorità Italiane hanno notificato caso per caso gli eventi atmosferici risultati dannosi per la provincia di Brindisi e nello specifico per i comuni di San Michele Salentino, Carovigno, Latiano e Francavilla Fontana, che il 22 febbraio 2005 hanno provocato danni negli oliveti, frutteti e alle serre. Per questa ragione, le autorità regionali pugliesi, il 17 marzo 2006 chiesero un indennizzo a carico del Fondo di solidarietà nazionale dopo il sollecito dell’allora presidente Errico. Ieri la notizia, dall’attuale amministrazione provinciale che la somma di denaro percepita verrà suddivisa non solo per i quattro comuni indicati dalla Commissione Europea ma anche per Cisternino, Villa Castelli, Oria, Torchiarolo, Fasano, Ostuni, San Vito dei Normanni, Mesagne, Torre Santa Susanna e Cellino San Marco.

Nel corso dell’incontro, tenutosi lunedì 21 novembre scorso, alla presenza dell’assessore all’agricoltura, nonché sindaco di Oria, Cosimo Pomarico e Walter Pepoli del settore agricoltura della Provincia di Brindisi, è stato evidenziato come il contributo concesso consente il risarcimento per il 17% delle spese sostenute, in attesa che la Regione Puglia, sblocchi altri fondi che consentiranno un ulteriore copertura delle spese. Ma la domanda nasce spontanea: perché i 2 milioni di euro dovranno essere suddivisi per 14 comuni anziché quattro, così come deciso dall’Unione Europea?

Marian Fischer Boel, membro della commissione europea – Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale e direzione H, Legislazione agricola – rammenta che l’autorità erogante l’aiuto deve sempre controllare che l’indennizzo non superi l’importo dei relativi danni, in quanto ciò porterebbe ad un arricchimento illecito. Allo stesso modo, l’autorità competente per la concessione dell’aiuto deve tenere conto delle altre sovvenzioni pubbliche eventualmente accordate alle stesse finalità della legge sulle sovvenzioni.

Non sono certo molti, quei soldi, in confronto agli 11 milioni di euro erogati tra il 2002 e il 2007 dal Fondo nazionale per le calamità atmosferiche in agricoltura alla Provincia di Brindisi attraverso la Regione, ma finiti all’80 per cento nel circuito di false dichiarazioni di eventi calamitosi costruito dall’allora funzionario dell’ufficio preposto della stessa Provincia, Vito Guarini (deceduto), per drenare nelle proprie tasche quel denaro, vicenda oggetto di ben due operazioni condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, “Pioggia d’Oro” I e II, e di una tardiva indagine interna della stessa amministrazione provinciale, con 19 arresti per truffa aggravata e vari sequestri patrimoniali. E adesso tutti a dividersi risarcimenti ben più miseri.

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