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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Cento grandi evasori scoperti nel 2013

BRINDISI – Sono 428 le verifiche e i controlli fiscali compiuti nel 2013 dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi nell'ambito di un servizio sulla sicurezza economico-finanziaria del territorio.

BRINDISI – Sono 428 le verifiche e i controlli fiscali compiuti nel 2013 dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi nell'ambito di un servizio sulla sicurezza economico-finanziaria del territorio, che hanno consentito di recuperare 101 milioni di euro evasi con conseguenti 16 milioni di Iva. Più di 4 mila, invece, sono stati i controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, che hanno portato all’accertamento di oltre 650 irregolarità. Questo e molto altro rappresenta il bilancio consuntivo di fine anno dell'attività dei Reparti operativi delle Fiamme gialle del Brindisino.

In particolare, è stata concentrata l’attenzione sui fenomeni evasivi di maggiore pericolosità, attuati attraverso insidiosi comportamenti fraudolenti quali frodi carosello, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, sottofatturazioni a altro, “che continuano a porsi quali gravi fattori distorsivi del mercato”, si legge nella nota di presentazione del bilancio.

“Riguardo alle verifiche fiscali, va evidenziato che nel 2013, ben 55 sono stati i contribuenti che hanno aderito ai verbali di constatazione redatti dalle Fiamme gialle (+30% rispetto al 2012), procedendo al versamento diretto, nelle casse dell’Erario, delle imposte relative ad oltre 5,5 milioni di euro recuperati a tassazione ai fini delle imposte dirette, e di oltre 1,6 milioni di euro di Iva, così riconoscendo, evidentemente, la fondatezza dei rilievi mossi”.

In materia di irregolarità di ricevute e scontrini fiscali, invece, la percentuale media, a livello provinciale, delle mancate emissioni nel settore è stata pari al 15% circa. Le infrazioni nel comparto delle ricevute fiscali, pari a 70 su 253 controlli, sono attestate su una media provinciale nell’ordine del 28% circa. Sono stati, inoltre, effettuati oltre 366 controlli (noti come “indici di capacità contributiva”) espressivi di elevata disponibilità economica, utili ai fini del successivo riscontro con la “posizione fiscale” dichiarata dai proprietari.

Il contrasto all’economia sommersa ha portato all’individuazione di 89 evasori totali e 9 paratotali (intendendo per i primi quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco e, per i secondi, quelli che hanno occultato oltre il 50% del proprio reddito), nei confronti dei quali sono stati proposti all’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, 69 milioni di euro di basi imponibili ai fini delle Imposte dirette e 6 milioni di euro ai fini Iva. I soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari sono stati 144, di cui 21 in stato di arresto.

“Per conferire ulteriore efficacia all’effettivo recupero delle imposte evase, sono state avanzate 44 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative, a garanzia di crediti erariali per un valore di oltre 5,5 milioni di euro”. Per le stesse finalità, i reparti del Corpo hanno avanzato all’autorità giudiziaria 44 proposte di “sequestro per equivalente”, per reati tributari, di beni per un valore complessivo pari ad oltre 6,2 milioni di euro, mentre sono stati 44 i provvedimenti di sequestro “per equivalente” eseguiti, anche a seguito di precedenti proposte, emessi dalla autorità giudiziaria, riguardanti beni e valori per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro.

Il contrasto al lavoro nero ha portato all’individuazione di 742 lavoratori irregolari e/o “in nero”, con conseguenti contestazioni a carico di 55 datori di lavoro. “Una citazione particolare merita il servizio di pubblica utilità “117”, che nel 2013 ha ricevuto 253 segnalazioni”.

 

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