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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cessione Versalis, Uil: "Forte preoccupazione per il petrolchimico di Brindisi"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dal segretario generale dell'organizzazione sindacale Uil Brindisi, Antonio Licchello, al presidente della Regione Puglie, Michele Emiliano, sul destino del petrolchimico di Brindisi, alla luce della cessione a un fondo estero della società Versalis

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dal segretario generale dell'organizzazione sindacale Uil Brindisi, Antonio Licchello, al presidente della Regione Puglie, Michele Emiliano, sul destino del petrolchimico di Brindisi, alla luce della cessione a un fondo estero della società Versalis, partecipata di Eni che opera nel comparto della chimica. 

Le scrivo ancora una volta per richiamare la Sua attenzione sulla riunione che si è svolta a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico, presieduta dal Ministro Guidi, per discutere sulla chimica italiana e sui progetti di Eni sulla controllata Versalis nella quale ha partecipato con l’assessore Capone, insieme ai Presidenti delle regioni che ospitano impianti dell’azienda. 

Ci risulta che nel corso dell’incontro sono stati analizzati gli insediamenti con maggiore potenzialità di crescita e valutate le strategie che assicurino le migliori prospettive di sviluppo degli stessi.

L’impegno da parte di tutti i presenti è stato quello di assicurare al settore chimico le migliori energie per salvaguardarlo da eventuali speculazioni che hanno l’unico obiettivo di fare cassa disinteressandosi delle eventuali ricadute negative che questa operazione potrebbe causare. Prima tra tutte quella che riguarda i lavoratori.

Per questo è stato proposto e poi sottoscritto un documento da parte dei Presidenti regionali che avvia un percorso condiviso dai presenti e si pone l’obiettivo di verificare e sostenere tutte le azioni necessarie per evitare qualsiasi forma di speculazione a danno degli stessi. Un documento che necessita anche della firma dei nostri rappresentanti regionali. L’assessore dell’Emilia Romagna è il primo firmatario.

Così come richiamato nella lettera aperta inviatale l’11 febbraio scorso il petrolchimico di Brindisi, con significativi investimenti e grazie alla grande mobilitazione sociale degli anni passati ed al sacrificio dei lavoratori, ha sviluppato in tutti questi anni la sua potenzialità produttiva e la sicurezza degli impianti. Siamo preoccupati perché potrebbe essere l’ago della bilancia ed essere “sacrificato”, unico tra tutti, per il definitivo esito dell’operazione (vendita al fondo investimento FK Capital). La situazione, come Lei ha verificato nella riunione, è molto complicata e non bastano le rassicurazioni dell’Eni e del Governo. 

Inoltre riteniamo necessaria l’attenzione dei nostri deputati e senatori per sostenere il documento presentato al ministro Guidi sulla riattivazione dell’Osservatorio della chimica, nazionale e territoriale, ed ai rappresentanti regionali chiediamo, così come sta avvenendo nelle altre regioni, di assumere con urgenza e determinazione ogni iniziativa necessaria per dare certezze e tranquillità ai lavoratori, salvaguardando sviluppo ed occupazione. 

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