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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Chiusura centro di controllo di area, Emiliano: "L'Enav ci ripensi"

Il presidente della Regione Puglia ha inviato una lettera all'amministratore delegato dell'Ente: "Bene il programma di remotizzazione"

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inviato una lettera all’amministratore delegato dell’Enav, Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, Roberta Neri, sul Piano industriale dell’ente.

Con la lettera, Emiliano chiede di mantenere a Brindisi l’Acc–centro di controllo di area, che nel piano Enav sarebbe spostato a Roma Ciampino, con la conseguente chiusura della struttura. Questo perché non è richiesto da alcuna direttiva comunitaria, perché metterebbe a rischio posti di lavoro sul territorio e perché potrebbe causare profili di difficoltà sui temi della sicurezza del traffico aereo.

Emiliano tuttavia chiede di procedere con il programma per la remotizzazione delle torri di controllo del traffico aereo, che vedrebbe a Brindisi un hub.

Di seguito, il testo della lettera inviata all’AD di Enav, a firma di Emiliano:

Gentile dott.ssa Neri,

Durante la presentazione del Piano Industriale Enav 2018-2022, Lei ha tenuto molto a tranquillizzarmi circa le notizie allarmanti, pervenute Michele Emiliano-9da più parti, sui possibili depauperamenti socio economici per il territorio.

Ho avuto modo, solo a posteriori, di prendere visione del Piano già emesso, che, a mio parere,  è connotato da mere considerazioni finanziarie e di previsioni di crescita annua del 4% dei dividendi, merito certamente di una positiva gestione, ma privo di alcuna menzione relativa agli impatti sul territorio.

Non avendo avuto prima la possibilità di formulare alcuna considerazione sul piano industriale, di seguito le esprimo il mio parere. La remotizzazione delle Torri di Controllo, elaborata in ambito SESAR e in via di sperimentazione, costituisce certamente un punto di forza, poiché consentirà, nei limiti individuati dalle normative, uno sviluppo tecnologico per la gestione del traffico aereo presso alcuni scali aeroportuali, individuati soprattutto in relazione alla quantità di traffico gestito.

Pertanto, sia la creazione dell’HUB per le Torri remotizzate presso l’Impianto di Brindisi, sia le attività industriali connesse per lo sviluppo delle apparecchiature dedicate, rappresentano un buon punto di partenza. Al riguardo comunque, certo di condividere anche il suo pensiero, mi preme porre l’accento sul punto che qualsiasi innovazione tecnologica, nel settore aeronautico non può e non deve penalizzare la sicurezza del trasporto dei passeggeri.

Non condivido invece in alcun modo, lo spostamento dell’ACC di Brindisi sull’ACC di  Roma/Ciampino. In primo luogo perché non è richiesto da alcuna Direttiva, Regolamento o indirizzo dell’Unione Europea, ma trattasi invece di mere e autonome scelte aziendali.

In secondo luogo perché ritengo che l’impatto sociale ed economico sul territorio e  sui dipendenti interessati sia superiore ai benefici previsti dal citato Piano e non credo sia necessario richiamare la sua attenzione sul momento storico che vive il nostro Paese, con l’assoluta necessità di indirizzare, laddove possibile ed in questo caso appare  possibile, le politiche industriali di investimento e potenziamento verso il sud.

In terzo luogo perché ritengo che, in questo modo, tutto il meridione verrebbe privato di un punto di comando e controllo del traffico aereo, accentrando tutto inizialmente (fino al 2027) su Roma per il Centro e il Sud e su Milano e Padova per il Nord, cosa che potrebbe non escludere anche possibili problemi per la flessibilità operativa e per la safety.

Desidero rammentare poi che la distanza Padova-Milano è molto ridotta se comparata alla posizione di Brindisi rispetto a Roma o rispetto a Milano; in altri termini il Piano manca anche di armonia territoriale su cui credo sarebbe opportuna una profonda riflessione.

Pertanto Le propongo:

di procedere col programma della remotizzazione delle Torri di Controllo, costituendo gli HUB indicati nel Piano Industriale, in linea con le Direttive europee  ed i progetti tecnico-operativi sviluppati da Sesar ed in osservanza delle previste certificazioni ed omologazioni;

di rivedere la distribuzione degli Acc, potenziando l’Acc di Brindisi in termini di competenze ed ampliamento dell’attuale area di responsabilità, con particolare riferimento all’assegnazione di spazi aerei superiori, a similitudine di altri paesi europei (es. Germania),  che hanno decentrato i Centri di Controllo rispetto ai grandi centri urbani ed ai grandi aeroporti, anche per ragioni di sicurezza, costruendo in alcuni casi nuovi e moderni impianti.

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