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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

"Come rilanciare i negozi locali e lo shopping, e difenderli dall'e-commerce"

Avevo appena dato l’esame di Linguistica Italiana all’Università del Salento, ottimo risultato dopo due settimane di studio intenso e così, uscita finalmente da quell’ufficio, riassaporai in maniera rilassata l’aria che iniziava a sapere di primavera. Tre anni fa. Me lo ero meritato

Avevo appena dato l’esame di Linguistica Italiana all’Università del Salento, ottimo risultato dopo due settimane di studio intenso e così, uscita finalmente da quell’ufficio, riassaporai in maniera rilassata l’aria che iniziava a sapere di primavera. Tre anni fa. Me lo ero meritato, così mi fermai all’edicola di Porta Napoli a Lecce e comprai una decina di euro di giornali. Internazionale e Repubblica okay, ma i veri premi che mi avrebbero garantito un pomeriggio di relax e vaneggiamenti femminili erano loro: Vogue e Glamour.

Era la prima volta che acquistavo Vogue e rimasi sorpresa dal fatto che costasse 5 euro tondi tondi. Pensai che evidentemente doveva essere davvero ricco di articoli, di ricerche spasmodiche di novità e nuove tendenze, così approfittai del ritardo della 27 per strappare la carta trasparente e dare uno sguardo. Pubblicità. Pubblicità. Toh, guarda, altra pubblicità. Così mi resi conto che Vogue, così come Glamour non vendevano un prodotto preciso, ma l’emozione che mi dava il loro acquisto, il piacere di sfogliare quelle pagine colorate, ricche di foto affascinanti.

Un modo originale per presentare un paio di occhiali-2La maggior parte dei prodotti pubblicizzati su pagine pagate profumatamente, erano, così come sono tuttora di prodotti che noi non possiamo acquistare. Scelte di campionario, così come l’assenza di un determinato brand nella nostra città ce lo impediscono. In questo modo, quella che per altri potrebbe essere pubblicità, per noi diventa carta straccia.

Certo, un modo per ovviare a questo problema e per essere sempre al passo con le tendenze dei giornali di moda c’è e si chiama Internet. Tu guardi la foto sul giornale, cerchi il prodotto su Internet e lo compri, mentre lavori o giracchi su Internet mezzo annoiato. Beh, per me non è questa la soluzione e così, durante quel lungo viaggio su quella benedetta 27 già in ritardo, pensai a un progetto che mi invase la calotta cranica, impedendomi di pensare ad altro.

Immaginai un servizio che mettesse al centro la realtà di una città e le sue proposte di tendenza. Immaginai un giornale di moda diverso per ogni centro urbano, che tenesse conto dei piccoli e grandi eventi, che parlasse la stessa lingua del cittadino e che fosse sensibile alle stesse tematiche. Immaginai un modo per valorizzare le attività dei piccoli commercianti, che faticano mese per mese a tirare avanti, schiacciati da tasse, affitti, stipendi e dal macigno dell’e-commerce, nemico numero uno dei negozi fisici.

Perché diciamoci la verità: su Zalando puoi trovare di tutto e su Yoox anche di più. È facile, ci metti poco e hai ampia scelta. Eppure io non compro mai su Internet. Ma proprio mai. Eppure se giro su questi siti vedo un sacco di cose che mi piacciono, ma non mi fido. Non mi fido dei servizi di pagamento e non mi fido delle foto. E se non mi stesse bene? Se il tessuto fosse di bassa qualità?

Mi risponderete che c’è il reso gratuito. E io vi direi: che stress. Pacchi, pacchetti, pacchettini, file alle poste e ritardi per una maglietta. Io alle poste non ci andrei neanche se mi pagassero, figurarsi per fare shopping. Suvvia donne, quando Carrie Bradshaw va a fare shopping, di certo non si mette dietro uno schermo!

Quando Rebecca, personaggio di fantasia molto reale descritto dalla Kinsella, si innamora di una sciarpa verde di seta, di certo non la sta guardando dal pc! Recuperiamo il gusto di girare per le boutique, di farci riempire di complimenti fasulli dalle commesse, di strisciare la carta e camminare per il centro piene di buste.

Lo so, lo so… avete poco tempo. Lavorate e quando siete liberi e libere dovete pensare a un sacco di cose. Per questo nasciamo noi. Il nostro sito (www.cometiveste.it) è nato il primo ottobre e si ripropone di cambiare il vostro modo di fare acquisti.

Bigiotteria 2-2-2Dovete fare un regalo ma avete poco tempo e poca fantasia? Collegatevi al nostro sito e avrete modo di fare una semplice ricerca nella sezione “Cosa Ti Serve?” in alto a destra. Due minuti e saprete quanto costa quell’oggetto, se è disponibile in negozio, il prezzo e come raggiungere il punto vendita. Ora vi basta andare spediti lì, senza fare altri inutili giri, vedere di persona ciò che volete acquistare e godere del sorriso del commerciante che vi accoglie.

Non siete mai entrati in un negozio per timore che i prezzi fossero troppo alti per le vostre tasche? Beh, su cometiveste.it potrete andare alla mappa dei negozi, cliccare sul nome che più vi incuriosisce e vedere, oltre che la sua storia e il modo per raggiungerlo, tutti i prodotti che sta pubblicizzando. Inoltre, su ogni prodotto potrete cliccare e vedere più foto e tutti i dettagli che vi servono.

Ti piace quello che è pubblicizzato ma non sapresti come abbinarlo? Su cometiveste.it potrai leggere articoli di moda che hanno come protagonisti proprio i capi dei negozi della tua città, abbinati tra loro, perché la moda non è solo quella milanese.

Che ne dite? Con tutti questi propositi non ci poniamo l’obiettivo di cambiare il modo di fare i vostri acquisti. Al momento ci potete trovare nelle città di Lecce e Brindisi, ma speriamo presto di poterci ampliare in altre città italiane avvalendoci dell’aiuto di appassionate di moda intraprendenti e creative.

Noi ci proviamo alla faccia della crisi e alla faccia di chi dice che al Sud e senza soldi non si possa fare niente. Tu sei con noi? (foto da www.cometiveste.it)

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